Esplora il mito di Atlantide nei dialoghi di Platone: un racconto affascinante tra filosofia, morale e il destino delle civiltà, tra virtù e decadenza.
Il mito di Atlantide è narrato sia nel Timeo sia nel Crizia, dialoghi appartenenti a una trilogia incompiuta che avrebbe dovuto includere anche l’Ermocrate. Il racconto, riferito da Crizia e attribuito a Solone, collega due città leggendarie: l’antica Atene, modello di virtù e moderazione, e Atlantide, emblema di potere e decadenza. Sebbene radicato nella mitologia, il mito ha una funzione filosofica e morale centrale nel pensiero di Platone.
La storia di Atlantide
- Un’antica Atene virtuosa (9000 anni prima):
- Atene era al culmine della sua gloria, caratterizzata da saggezza, stabilità e moderazione. Governata secondo un ideale di giustizia, era un modello di civiltà.
- Atlantide, l’isola potente e ambiziosa:
- Situata oltre le Colonne d’Ercole (nell’Oceano Atlantico), Atlantide era più grande della Libia e dell’Asia messe insieme. Inizialmente prospera e felice, la sua civiltà degenerò a causa dell’avidità e della sete di potere.
- Atlantide tentò di dominare il Mediterraneo, ma fu fermata dalla virtù militare e morale degli Ateniesi.
- La fine di Atlantide:
- Dopo una serie di cataclismi, Atlantide fu sommersa dal mare e scomparve per sempre. La sua distruzione rappresenta la punizione divina per l’orgoglio e l’ambizione smodata.
Contrasto tra Atene e Atlantide
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- Atene:
- Potenza terrestre, vive di equilibrio e moderazione, limitandosi ai confini della propria terra. Rappresenta la stabilità e la virtù.
- Atlantide:
- Potenza marittima, sempre proiettata verso l’esterno. Si caratterizza per il commercio, la conquista e il desiderio di ricchezza, che alla fine la portano alla rovina.
- Entrambe le città inizialmente condividono saggezza e virtù, ma Atlantide soccombe alla degenerazione morale, mentre Atene rappresenta un modello ideale di civiltà.
Il messaggio filosofico e morale
- Lezione universale:
- Il mito funge da monito contro l’avidità, la corruzione e la smodatezza. Platone sottolinea che non si possono servire due padroni:la virtù e il denaro.
- L’attaccamento al potere e alla ricchezza conduce alla perdita dell’anima e alla decadenza delle civiltà.
- Parallelismo con l’Atene contemporanea di Platone:
- Platone utilizza Atlantide come specchio per l’Atene del V-IV secolo a.C., che rischia di seguire lo stesso destino a causa della smania di egemonia e della corruzione morale.
Atlantide e il pessimismo storico
- Il mito si inserisce nel pessimismo platonico presente anche nella Repubblica e nel Politico:
- Le civiltà più belle e prospere sono inevitabilmente destinate a degenerare.
- L’umanità, lasciata a se stessa, è votata al declino e all’infelicità.
Il mito di Atlantide è più di un racconto mitologico: è un’allegoria morale e un avvertimento politico. Platone esprime nostalgia per un passato ideale e lancia un grido d’allarme per il futuro. Attraverso il confronto tra Atene e Atlantide, invita alla riflessione su virtù, giustizia e la necessità di un governo moderato e saggio per evitare il declino inevitabile delle civiltà.
Libri Consigliati
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Platone – Timeo
📌 Edizioni consigliate: Laterza, Bompiani, BUR
👉 Include il racconto originale del mito di Atlantide. -
Platone – La Repubblica
📌 Per comprendere il contesto filosofico (virtù, governo ideale, decadenza) -
Jean-Pierre Vernant – Mito e pensiero presso i Greci
📌 Riflessione sul significato del mito nella cultura greca antica.
I Miti di Platone spiegati da Bassaparola
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Mito della caverna: Descrive prigionieri incatenati in una caverna che vedono solo ombre, simboleggiando l’illusione del mondo sensibile rispetto alla realtà delle idee.
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Mito della biga alata: Rappresenta l’anima come una biga trainata da due cavalli, uno bianco e uno nero, illustrando il conflitto tra ragione e passioni.
- Il mito dei Giardini di Adone è menzionato nel dialogo “Fedro” di Platone, dove viene utilizzato come metafora per illustrare la differenza tra la comunicazione scritta e quella orale.
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Mito di Er: Narra di Er, un guerriero che, dopo la morte, osserva il destino delle anime nell’aldilà, evidenziando la giustizia e la reincarnazione.
- Il mito dei due cicli: Nel Politico, Platone inserisce un mito che descrive il movimento ciclico dell’universo e le sue ripercussioni sull’umanità.
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Mito di Eros: Presenta Eros come figlio di Poros (abbondanza) e Penia (povertà), simboleggiando il desiderio umano di colmare le proprie mancanze attraverso l’amore.
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Mito di Atlantide: Racconta di una potente isola-civiltà scomparsa a causa della sua corruzione, servendo da monito contro la decadenza morale.
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Mito dell’androgino: Descrive esseri originari con entrambi i sessi, divisi da Zeus, spiegando il desiderio umano di ricongiungimento nell’amore.
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Mito dell’anello di Gige: Un pastore trova un anello che lo rende invisibile, sollevando questioni sulla moralità e la giustizia in assenza di conseguenze.
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Mito del Demiurgo: Introduce un artigiano divino che plasma l’universo ordinando il caos secondo modelli eterni, rappresentando l’ordine cosmico.
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Mito delle cicale: Narra di cicale originariamente uomini, trasformati per la loro dedizione al canto, simboleggiando la contemplazione e l’arte.
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Mito di Teuth: Racconta dell’inventore Teuth che presenta la scrittura al faraone, il quale ne critica l’impatto sulla memoria, riflettendo sull’uso delle tecnologie.
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Il mito di Prometeo: Prometeo, per salvare l’uomo, decide di rubare agli dèi il fuoco e l’abilità tecnica (donati da Efesto e Atena). Grazie a questo dono, l’uomo diventa homo faber, padrone della tecnica e del progresso.
- Il mito del giudizio delle anime: Nel finale del Gorgia, Socrate presenta un mito che esplora il tema della giustizia divina e del destino delle anime dopo la morte. Pur riconoscendo che possa sembrare un racconto mitologico, Platone lo usa per esprimere una verità morale e filosofica sulla giustizia e la responsabilità umana.
- Vuoi scoprire come e perché Platone usava i miti per parlare dell’anima, della politica e dell’amore? Visita I miti di Platone: tra filosofia e immaginazione