Scopri il mito di Gige nella Repubblica di Platone: una potente riflessione su giustizia, potere e moralità, e sulla vera natura dell’agire umano.
Il mito di Gige è introdotto da Glaucone nel secondo libro della Repubblica, durante un dibattito sulla natura della giustizia. Glaucone propone il racconto per dimostrare che gli uomini rispettano la giustizia non per scelta morale, ma per convenienza, e che chi avesse il potere di agire impunemente sceglierebbe inevitabilmente l’ingiustizia.
La storia di Gige
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- Gige era un pastore al servizio del re di Lidia.
- Dopo un terremoto, Gige trova un cavallo di bronzo nel terreno smosso. All’interno del cavallo scopre un cadavere che indossa un anello d’oro.
- Incuriosito, Gige prende l’anello e scopre che, ruotando il castone verso l’interno della mano, diventa invisibile.
L’uso dell’anello
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- Con il potere dell’invisibilità, Gige si sente libero di agire senza timore di essere scoperto o punito.
- Sfruttando il suo potere, compie una serie di atti ingiusti e immorali:
- Uccide il re.
- Seduce la regina.
- Si impossessa del trono, diventando egli stesso re di Lidia.
La tesi di Glaucone
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- Glaucone utilizza il mito per sostenere che nessuno sarebbe così insensato da rimanere fedele alla giustizia se avesse la possibilità di agire impunemente.
- Secondo questa prospettiva:
- Gli uomini rispettano la giustizia solo per paura delle conseguenze.
- La giustizia non è una virtù intrinseca, ma una convenzione socialeche gli uomini accettano per evitare di subire ingiustizie.
La sfida a Socrate
- Glaucone chiede a Socrate di dimostrare che la giustizia è preferibile all’ingiustizia, anche quando non ci siano vantaggi immediati o timori di punizione.
- Il dibattito si sviluppa per il resto della Repubblica, portando Socrate a difendere l’idea che la giustizia sia una qualità intrinseca dell’anima e necessaria per la felicità.
Il mito di Gige rappresenta una provocazione filosofica sul rapporto tra potere, moralità e giustizia. Attraverso il racconto, Platone invita a riflettere sulla vera natura della giustizia e sulla possibilità che essa sia più di una semplice convenzione sociale, ponendo al centro del dialogo la tensione tra l’essere giusti e l’apparire tali.
📄 Scheda di Confronto: Glaucone vs Socrate – Cos’è la Giustizia?
Aspetto | Tesi di Glaucone (Mito di Gige) | Risposta di Socrate |
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Origine della giustizia | Convenzione sociale: nasce per evitare danni e punizioni | Principio dell’anima: esiste in sé, è desiderabile di per sé |
Comportamento umano | Gli uomini sono giusti solo per paura delle conseguenze | L’uomo giusto lo è anche senza ricompense: è felice interiormente |
Il caso dell’anello di Gige | Chiunque diventerebbe ingiusto se potesse agire senza essere scoperto | Il potere senza giustizia corrompe l’anima e genera infelicità |
Scopo del mito | Dimostrare che l’ingiustizia è preferita se non ci sono limiti | Stimolare la ricerca di una giustizia autentica e interiore |
Valore della giustizia | Strumento utile, ma non intrinsecamente buono | Virtù fondamentale, armonia tra le parti dell’anima |
Modello di società | Democrazia pragmatica e relativista | Città giusta basata sulla gerarchia delle anime e il governo dei filosofi |
Etica e felicità | Felicità = ottenere ciò che si desidera senza limiti (anche ingiustamente) | Felicità = equilibrio, ordine e giustizia interiore |
🎯 Sintesi finale
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Glaucone solleva una provocazione: “Siamo giusti perché lo vogliamo o perché dobbiamo?”
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Socrate risponde con la costruzione della polis ideale, dimostrando che la giustizia è condizione necessaria per la vera felicità, anche se invisibile e priva di premi
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📚 Libri Consigliati
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Platone – La Repubblica
👉 Libro II contiene direttamente il mito di Gige. Edizioni consigliate con introduzione e commento: -
Giovanni Reale – Platone. Alla ricerca della sapienza segreta
📌 Per comprendere i simboli e i miti nella filosofia platonica, incluso Gige. -
📌 Analisi etico-politica con riflessioni simili alla tensione tra potere e giustizia nel mito di Gige.
- Umberto Galimberti – I miti del nostro tempo
📌 Saggio moderno che collega miti antichi (come quello di Gige) alle dinamiche della società contemporanea. - Massimo Cacciari – Della cosa ultima
📌 Riflessione filosofica sull’etica, la libertà e il senso ultimo delle scelte morali - Hannah Arendt – Responsabilità e giudizio
📌 Per riflettere sul potere, l’azione morale e la responsabilità, anche quando nessuno guarda.
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I Miti di Platone spiegati da Bassaparola
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Mito della caverna: Descrive prigionieri incatenati in una caverna che vedono solo ombre, simboleggiando l’illusione del mondo sensibile rispetto alla realtà delle idee.
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Mito della biga alata: Rappresenta l’anima come una biga trainata da due cavalli, uno bianco e uno nero, illustrando il conflitto tra ragione e passioni.
- Il mito dei Giardini di Adone è menzionato nel dialogo “Fedro” di Platone, dove viene utilizzato come metafora per illustrare la differenza tra la comunicazione scritta e quella orale.
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Mito di Er: Narra di Er, un guerriero che, dopo la morte, osserva il destino delle anime nell’aldilà, evidenziando la giustizia e la reincarnazione.
- Il mito dei due cicli: Nel Politico, Platone inserisce un mito che descrive il movimento ciclico dell’universo e le sue ripercussioni sull’umanità.
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Mito di Eros: Presenta Eros come figlio di Poros (abbondanza) e Penia (povertà), simboleggiando il desiderio umano di colmare le proprie mancanze attraverso l’amore.
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Mito di Atlantide: Racconta di una potente isola-civiltà scomparsa a causa della sua corruzione, servendo da monito contro la decadenza morale.
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Mito dell’androgino: Descrive esseri originari con entrambi i sessi, divisi da Zeus, spiegando il desiderio umano di ricongiungimento nell’amore.
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Mito dell’anello di Gige: Un pastore trova un anello che lo rende invisibile, sollevando questioni sulla moralità e la giustizia in assenza di conseguenze.
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Mito del Demiurgo: Introduce un artigiano divino che plasma l’universo ordinando il caos secondo modelli eterni, rappresentando l’ordine cosmico.
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Mito delle cicale: Narra di cicale originariamente uomini, trasformati per la loro dedizione al canto, simboleggiando la contemplazione e l’arte.
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Mito di Teuth: Racconta dell’inventore Teuth che presenta la scrittura al faraone, il quale ne critica l’impatto sulla memoria, riflettendo sull’uso delle tecnologie.
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Il mito di Prometeo: Prometeo, per salvare l’uomo, decide di rubare agli dèi il fuoco e l’abilità tecnica (donati da Efesto e Atena). Grazie a questo dono, l’uomo diventa homo faber, padrone della tecnica e del progresso.
- Il mito del giudizio delle anime: Nel finale del Gorgia, Socrate presenta un mito che esplora il tema della giustizia divina e del destino delle anime dopo la morte. Pur riconoscendo che possa sembrare un racconto mitologico, Platone lo usa per esprimere una verità morale e filosofica sulla giustizia e la responsabilità umana.
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