Nel Politico, Platone inserisce un mito che descrive il movimento ciclico dell’universo e le sue ripercussioni sull’umanità. Questo racconto si colloca all’interno di una discussione sulla definizione dell’uomo politico e funge da parentesi allegorica per esplorare temi cosmologici, antropologici e storici.
I due cicli dell’universo
L’universo segue un movimento circolare e ciclico, alternando due fasi principali:
- Il tempo di Crono (l’età dell’oro):
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- In questa fase, il mondo è guidato direttamente da un Dio (il pilota dell’universo), che garantisce armonia, pace e prosperità.
- Gli uomini vivono in contatto diretto con la divinità, senza bisogno di leggi o governi. L’umanità si rigenera spontaneamente e vive in uno stato di innocenza e abbondanza.
2.Il tempo di Zeus (l’epoca attuale)
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- Il Dio si ritira, lasciando l’universo al proprio movimento autonomo. Questo segna l’inizio deldeclino.
- Gli uomini devono confrontarsi con la natura ostile, coltivare la terra e sviluppare la civiltà per sopravvivere.
- Questo ciclo è caratterizzato dalla progressiva degenerazione delle società e dall’allontanamento dall’armonia originaria.
La degenerazione e la rigenerazione
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- Il mito evidenzia una concezione ciclica della storia:
- Quando il mondo èguidato dal Dio, tutto procede verso il meglio.
- Quando èabbandonato a se stesso, si assiste al declino, con disastri e disordini.
- Tuttavia, il ciclo garantisce anche una rigenerazione: al termine del declino, il Dio riprende il controllo, ristabilendo ordine e armonia.
Implicazioni antropologiche e storiche
Platone utilizza il mito per illustrare il declino della civiltà:
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- Nell’età di Crono, l’umanità vive in un’armonia naturale e innocente, senza bisogno di istituzioni o leggi.
- Nell’età di Zeus, l’umanità deve sviluppare la ragione per sopperire all’assenza divina. La civiltà, però, è fragile e tende al deterioramento, passando da forme di governo sempre più corrotte e instabili (come descritto nell’ottavo libro della Repubblica).
Il ruolo della ragione
- La razionalità è il pilota che garantisce ordine e stabilità, sia a livello individuale (nell’anima) che collettivo (nella città).
- Quando la ragione abbandona il controllo, il declino è inevitabile. Solo un governo razionale, ispirato al bene, può arginare il male e preservare una forma di armonia.
Il politico come custode, non pastore
- Platone conclude che nel mondo attuale (tempo di Zeus), il politico non può essere un “pastore d’uomini” come nell’età dell’oro, ma deve limitarsi a prendersi cura dell’umanità.
- Il suo ruolo è quello di gestire il declino e frenare il disordine attraverso la ragione e il buon governo, pur sapendo che non può replicare la perfezione dell’età di Crono.
Il mito dei due cicli esprime la filosofia della storia di Platone, in cui l’alternanza fra degenerazione e rigenerazione è inevitabile. Tuttavia, la fede nella ragione e nella sua capacità di guidare l’uomo e la società rappresenta una speranza contro il pessimismo del declino. Solo un governo razionale può mitigare gli effetti della degenerazione, garantendo un equilibrio precario ma necessario nel mondo umano.
SCHEMA VISIVO
I Miti di Platone spiegati da Bassaparola
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Mito della caverna: Descrive prigionieri incatenati in una caverna che vedono solo ombre, simboleggiando l’illusione del mondo sensibile rispetto alla realtà delle idee.
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Mito della biga alata: Rappresenta l’anima come una biga trainata da due cavalli, uno bianco e uno nero, illustrando il conflitto tra ragione e passioni.
- Il mito dei Giardini di Adone è menzionato nel dialogo “Fedro” di Platone, dove viene utilizzato come metafora per illustrare la differenza tra la comunicazione scritta e quella orale.
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Mito di Er: Narra di Er, un guerriero che, dopo la morte, osserva il destino delle anime nell’aldilà, evidenziando la giustizia e la reincarnazione.
- Il mito dei due cicli: Nel Politico, Platone inserisce un mito che descrive il movimento ciclico dell’universo e le sue ripercussioni sull’umanità.
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Mito di Eros: Presenta Eros come figlio di Poros (abbondanza) e Penia (povertà), simboleggiando il desiderio umano di colmare le proprie mancanze attraverso l’amore.
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Mito di Atlantide: Racconta di una potente isola-civiltà scomparsa a causa della sua corruzione, servendo da monito contro la decadenza morale.
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Mito dell’androgino: Descrive esseri originari con entrambi i sessi, divisi da Zeus, spiegando il desiderio umano di ricongiungimento nell’amore.
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Mito dell’anello di Gige: Un pastore trova un anello che lo rende invisibile, sollevando questioni sulla moralità e la giustizia in assenza di conseguenze.
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Mito del Demiurgo: Introduce un artigiano divino che plasma l’universo ordinando il caos secondo modelli eterni, rappresentando l’ordine cosmico.
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Mito delle cicale: Narra di cicale originariamente uomini, trasformati per la loro dedizione al canto, simboleggiando la contemplazione e l’arte.
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Mito di Teuth: Racconta dell’inventore Teuth che presenta la scrittura al faraone, il quale ne critica l’impatto sulla memoria, riflettendo sull’uso delle tecnologie.
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Il mito di Prometeo: Prometeo, per salvare l’uomo, decide di rubare agli dèi il fuoco e l’abilità tecnica (donati da Efesto e Atena). Grazie a questo dono, l’uomo diventa homo faber, padrone della tecnica e del progresso.
- Il mito del sole: cosa insegna Platone sulla leadership
- Il mito del giudizio delle anime: Nel finale del Gorgia, Socrate presenta un mito che esplora il tema della giustizia divina e del destino delle anime dopo la morte. Pur riconoscendo che possa sembrare un racconto mitologico, Platone lo usa per esprimere una verità morale e filosofica sulla giustizia e la responsabilità umana.
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