Scopri il mito di Driope, la ninfa ingannata da Apollo e trasformata in pioppo. Una storia di amore, inganno e metamorfosi nella mitologia greca.
📜 INDICE
- – La figlia del fiume Spercheo
- – L’inganno del Dio
- – Il silenzio e la vita che nasce
- – La metamorfosi
- – Un messaggio di dolore e riscatto
La figlia del fiume Spercheo
Driope era una giovane bellissima, figlia del dio fluviale Spercheo e di una ninfa, cresciuta tra le acque e i boschi del Monte Eta. Viveva in armonia con la natura, conducendo le greggi del padre tra le radure e i torrenti, accompagnata dalle ninfe Amadriadi, spiriti degli alberi. Era una creatura semplice, dolce e pura, legata agli spiriti del bosco più di quanto lei stessa potesse immaginare.
L’inganno di Apollo
Apollo, il dio della luce e della profezia, si invaghì della fanciulla osservandola durante le sue danze nel bosco. Deciso a possederla, escogitò un inganno. Assunse dapprima l’aspetto innocuo di una tartaruga e, con fare curioso, si avvicinò al gruppo di ninfe. Le giovani, attratte dall’animale, risero e lo accolsero con divertimento. Driope, incantata dalla sua grazia, lo prese in grembo.
Fu allora che il dio mutò nuovamente forma, trasformandosi in un serpente. Le ninfe fuggirono inorridite, lasciando Driope da sola. Apollo, rimasto con la fanciulla, colse l’occasione per soddisfare il suo desiderio. Il dio non usò forza brutale, ma fu la paura e la confusione a lasciare Driope indifesa e muta.
Il silenzio e la vita che nasce
Driope non rivelò mai a nessuno quanto accaduto. Presto fu data in sposa ad Andrmone, un uomo nobile e giusto, che la amava profondamente. Quando nacque il bambino, Infiso, tutti lo credettero figlio dell’unione legittima tra i due. Ma in realtà, il piccolo era il frutto della violenza celata di Apollo.
Infiso crebbe forte e saggio. Quando divenne re della regione, decise di onorare il suo vero padre divino, costruendo un tempio dedicato ad Apollo. Driope, invecchiata e segnata da ciò che aveva subito, venne nominata sacerdotessa del tempio, pur senza mai rivelare la sua verità.

La metamorfosi
Anni dopo, durante un rito sacro nel tempio, Driope venne raggiunta dalle sue antiche compagne, le ninfe del bosco. Queste, che conoscevano il suo dolore e la sua innocenza, vollero ricompensarla. Così, mentre si trovava sola accanto a un albero sacro, Driope cominciò a trasformarsi: le sue gambe si fusero con il terreno, le sue braccia si sollevarono come rami, e la sua voce divenne un sussurro tra le foglie.
Divenne una ninfa a tutti gli effetti, spirito del pioppo, e scomparve alla vista degli uomini. Nel punto in cui era svanita, nacque un albero maestoso, la cui corteccia trasudava linfa simile a lacrime. Il pioppo divenne sacro e, secondo la leggenda, se ci si appoggia ad esso in silenzio, si può udire ancora il respiro gentile di Driope.
Un messaggio di dolore e riscatto
Il mito di Driope è una storia di inganno e trasformazione, ma anche di resistenza e riconciliazione con la natura. Pur colpita dalla volontà divina, Driope trova alla fine un rifugio eterno tra le creature a cui era sempre appartenuta: gli alberi, le ninfe, il respiro segreto del bosco. Non è stata dimenticata, ma onorata in forma nuova, più vicina alla sua essenza.
FAQ – Il mito di Driope
1. Chi era Driope?
Driope era una giovane bellissima, figlia del dio fluviale Spercheo e di una ninfa. Cresciuta tra i boschi del Monte Eta, era legata profondamente alla natura e agli spiriti del bosco, in particolare alle ninfe Amadriadi.
2. Che ruolo ha Apollo nella storia di Driope?
Apollo si invaghì di Driope e, per avvicinarla, si trasformò prima in una tartaruga e poi in un serpente. Approfittò della sua confusione e paura per unirsi a lei, un atto che segnò profondamente la vita della giovane.
3. Driope parlò mai dell’accaduto?
No, Driope non rivelò mai a nessuno quanto accaduto con Apollo. Accettò in silenzio la sua sorte e visse con la memoria di quell’evento dentro di sé.
4. Chi era Andrmone?
Andrmone era il marito di Driope, un uomo nobile e giusto che la amava sinceramente. Ignaro del passato della moglie, crebbe Infiso come proprio figlio.
5. Chi era Infiso?
Infiso era il figlio di Driope, nato dall’incontro con Apollo. Fu cresciuto come figlio legittimo di Andrmone e divenne un re saggio e rispettato. In onore del suo padre divino, costruì un tempio dedicato ad Apollo.
6. Come termina la storia di Driope?
In età avanzata, Driope venne trasformata in un albero sacro, un pioppo, grazie all’intervento delle ninfe del bosco. Il suo spirito divenne uno con la natura che aveva sempre amato.
7. Qual è il significato simbolico della metamorfosi di Driope?
La trasformazione di Driope in un albero rappresenta la riconciliazione con la natura e il ritorno alla propria essenza. È anche un atto di riscatto spirituale: da vittima silenziosa, Driope diventa parte eterna del paesaggio sacro.
8. Il pioppo di Driope esiste ancora secondo la leggenda?
Sì, secondo la leggenda, l’albero sacro esiste e la linfa che trasuda dalla corteccia assomiglia a lacrime. Si narra che appoggiandosi ad esso in silenzio si possa ancora udire il respiro di Driope.
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