Nella mitologia greca, Euristeo è ricordato come il re di Tirinto e Micene e, soprattutto, come l’uomo che sottopose Eracle (Ercole) alle celebri Dodici Fatiche. Nonostante il significato del suo nome – “forza ampia” – la tradizione lo descrive come un sovrano pauroso e insicuro, incapace di affrontare direttamente il semidio.
Origini e famiglia
Euristeo apparteneva alla dinastia dei Perseidi, discendenti dell’eroe Perseo.
- Padre: Stenelo, figlio di Perseo.
- Madre: Nicippe, figlia di Pelope.
- Moglie: Antimaca, figlia di Anfidamante di Arcadia.
- Figli: cinque maschi (Alessandro, Euribio, Ifimedonte, Mentore e Perimede) e una sola figlia, Admete.
Admete, in alcune versioni del mito, compare come sacerdotessa di Era, mentre in altre è protagonista della nona fatica di Eracle, quella del cinturone di Ippolita, regina delle Amazzoni.
La nascita e il destino intrecciato con Eracle
Secondo la leggenda, Zeus aveva decretato che il primo discendente di Perseo nato quel giorno sarebbe diventato re di Micene. Per favorire Euristeo e danneggiare Eracle, Era fece in modo che la nascita di Euristeo fosse anticipata e quella di Eracle ritardata. Così Euristeo salì al trono, mentre il figlio di Zeus fu costretto a servirlo.
Da quel momento, la rivalità tra i due divenne inevitabile.
Le Dodici Fatiche di Eracle
Dopo che Eracle, in un accesso di follia provocato da Era, uccise moglie e figli, l’oracolo di Delfi gli impose di espiare la colpa servendo Euristeo per dodici anni.
Il re colse l’occasione per affidargli imprese impossibili, sperando che il semidio morisse nell’impresa. Nacquero così le Dodici Fatiche, tra cui l’uccisione dell’Idra di Lerna, la cattura del toro di Creta e la discesa negli Inferi per portare Cerbero.
Euristeo, terrorizzato dalle creature che Eracle riportava a Micene, si rifugiava addirittura in una giara di bronzo per non vederle.
La fine di Euristeo
Alla morte di Eracle, Euristeo tentò di eliminare i suoi discendenti, gli Eraclidi, che trovarono rifugio ad Atene. Nel conflitto che seguì, il re fu sconfitto e ucciso insieme ai suoi figli.
Secondo la tradizione ateniese, il suo corpo fu sepolto in Attica e la sua tomba divenne un luogo sacro, ritenuto capace di proteggere la città dai nemici discendenti di Eracle.
Euristeo: un re vigliacco o un personaggio tragico?
La figura di Euristeo è spesso vista come quella di un antagonista meschino, contrapposto al coraggio e alla forza di Eracle. Tuttavia, alcuni studiosi lo interpretano anche come una vittima del destino: un uomo manipolato dagli dèi, costretto a fronteggiare un semidio destinato alla gloria.
La sua storia rimane emblematica: mostra come anche chi detiene il potere possa essere dominato dalla paura, e come la grandezza degli eroi risplenda ancor di più quando si confronta con la debolezza dei loro avversari.
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