HomeFilosofia della Grecia AnticaPlatoneL'amore secondo Platone: desiderio, mancanza e divinità confuse

L’amore secondo Platone: desiderio, mancanza e divinità confuse

Una guida ai dialoghi in cui Platone affronta il tema dell’amore, tra miti, desiderio e filosofia.

Dove Platone ne parla

  • Il Simposio – Il dialogo più famoso sull’amore: discorsi diversi, una scala verso l’Idea di Bellezza, e un Socrate che rovina la festa.
  • Fedro – L’amore come forza divina che guida l’anima. Con cavalli. E metafore. Molti cavalli.
  • Filebo – Discussione sul piacere: dove l’amore viene soppesato, valutato e, ovviamente, reso complicato.

C’è un mito? Ovviamente sì.

Sì, anzi due:
Il mito dell’androgino: raccontato da Aristofane, spiega perché cerchiamo “la nostra metà”. È tenero, ma anche inquietante.
Il mito di Poros e Penìa: spiegato da Socrate via Diotima. Amore nasce da abbondanza e povertà. Un disastro cosmico.

Cosa ci insegna Platone sull’amore?

L’amore, per Platone, non è solo un sentimento romantico, ma un desiderio di completamento che parte dai corpi e sale verso l’Idea del Bello.
È mancanza, è tensione, è spinta verso qualcosa di più elevato. Quindi: non “ti amo perché sei perfetto”, ma “ti amo perché mi ricordi che manca qualcosa di più.”

Altri concetti collegati

  • Bellezza – Oggetto finale del desiderio amoroso nella visione platonica.
  • Anima – Parte dell’essere umano che viene “mossa” dall’amore verso l’alto.

Domande frequenti sull’amore secondo Platone

1. Cos’è l’amore per Platone?
L’amore è desiderio di qualcosa che manca. Non è possesso, ma tensione verso l’Idea del Bello. È un movimento ascendente, dalla carne alla verità.
2. Che differenza c’è tra l’amore umano e quello platonico?
L’amore umano si ferma al desiderio fisico o all’affetto; quello platonico è un percorso educativo che parte dall’attrazione e culmina nella contemplazione dell’Assoluto.
3. Platone è contro l’amore fisico?
Non proprio. Ma pensa che sia solo il primo gradino di una scala che porta verso l’amore per l’intelligenza, la virtù, e infine la bellezza ideale. Un amore che non si stanca mai, ma neanche ti abbraccia.

 

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