HomeMitologia grecaPolissena e Achille: la leggenda della principessa troiana che uccise l’eroe greco

Polissena e Achille: la leggenda della principessa troiana che uccise l’eroe greco

L’incontro tra Achille e Polissena, l’amore, il tradimento e il tragico sacrificio della principessa troiana: una delle storie più commoventi e drammatiche legate alla caduta di Troia.

L’incontro tra Achille e Polissena

La prima volta che Achille vide Polissena, la più giovane e splendida delle figlie di Priamo ed Ecuba, fu in un freddo giorno d’inverno. La principessa troiana si era recata al tempio di Apollo Timbreo, appena fuori dalle mura di Troia, per celebrare un sacrificio in onore del Dio.

Accompagnata dalla madre Ecuba, dalla sorella Cassandra (sacerdotessa di Apollo) e da altre donne nobili, Polissena attirò subito l’attenzione di Achille, che nascosto dietro un albero osservava la scena. Fu un vero colpo di fulmine per l’eroe greco.

Il tragico passato: la morte di Troilo

Quella non era la prima volta che Achille e Polissena si incrociavano. Alcuni mesi prima, nello stesso tempio, Achille aveva ucciso Troilo, giovane fratello della principessa. Invasato da una passione incontrollabile, l’eroe aveva inseguito il ragazzo all’interno del santuario, violando le leggi sacre, e lo aveva abbracciato con tale violenza da spezzargli il petto.

Polissena, nascosta dietro una statua, aveva assistito impotente alla scena. Da quel momento, il suo volto si era oscurato di malinconia. Tutti pensarono che soffrisse solo per la perdita del fratello, ma Ecuba intuì che il suo cuore era stato conquistato proprio da Achille.

La richiesta di riscatto e l’offerta di matrimonio

Dopo la morte di Ettore, Priamo si recò nel campo acheo per ottenere la restituzione del corpo del figlio. Achille acconsentì, ma a un prezzo: un riscatto d’oro pari al peso di Ettore.

Sotto le mura di Troia fu allestita una gigantesca bilancia. Oro e argento vennero accumulati invano; nemmeno tutti i tesori della città sembravano bastare. In un gesto disperato, Polissena si adagiò lei stessa sul piatto della bilancia.

Achille, sopraffatto dall’amore, propose allora: «Se mi concederai la mano di Polissena, potrai riprenderti il corpo di Ettore». Priamo, seppur con dolore, accettò, imponendo che la figlia fosse trattata con l’onore dovuto a una principessa.

Il tradimento al tempio di Apollo

Achille mantenne la parola e accolse Polissena nel campo acheo. I due divennero amanti e, travolto dalla passione, l’eroe le rivelò il suo segreto: il suo unico punto vulnerabile era il tallone.

Poco dopo, Polissena pretese che le nozze si celebrassero proprio nel tempio di Apollo, dove, a suo dire, era nato il loro amore. Ma dietro questa richiesta si celava una terribile vendetta.

Durante la cerimonia, mentre Achille era distratto, Paride, fratello di Polissena, sbucò da dietro l’altare e scagliò una freccia avvelenata che trafisse il tallone dell’eroe, uccidendolo sul colpo. Polissena, finalmente libera dall’inganno, gli rivelò tutto l’odio che aveva nutrito nei suoi confronti.

La richiesta del fantasma di Achille

Dopo la caduta di Troia, i capi greci si spartirono le donne reali: Ulisse prese Ecuba, Agamennone scelse Cassandra e Neottolemo, figlio di Achille, pretese Andromaca.

Ma l’anima inquieta di Achille non era ancora in pace. Apparve in sogno ai greci, minacciando tempeste e disgrazie se non avessero onorato la sua memoria. Pretese il sacrificio di Polissena sulla sua tomba.

Il sacrificio di Polissena

I greci, spaventati, ubbidirono. Polissena fu strappata dal recinto delle prigioniere e condotta al sepolcro di Achille.

Con incredibile dignità, la giovane si rifiutò di essere uccisa come una schiava. Rivolgendosi a Neottolemo, disse: «Colpisci il mio petto o la mia gola. Non sarò mai schiava di nessuno».

Si strappò la veste, mostrando il corpo come una statua sacra. Neottolemo esitò, sopraffatto dalla pietà, poi affondò la spada nella sua gola. Polissena cadde al suolo, preoccupandosi persino, nell’ultimo istante, di coprire la sua nudità.

La pace finale e il ritorno dei greci

I greci, commossi dalla nobiltà della fanciulla, raccolsero fiori e rami per onorarla con un degno rogo funebre. Solo allora i venti divennero favorevoli e gli eserciti vincitori poterono finalmente salpare verso casa, lasciandosi alle spalle le rovine di Troia e l’ombra inquieta di una guerra devastante.

🔱I protagonisti dell’Iliade raccontati da Bassaparola:

📚 Letture consigliate:

  • I migliori libri sulla storia e cultura della Grecia Antica. Guida completa.
  • L. Trentini – Mitologia greca (Disponibile su Amazon) un viaggio tra leggende e miti greci. I racconti dei più grandi eroi e divinità dell’antica Grecia che hanno contraddistinto 400 anni di storia dell’umanità. Panoramica molto narrativa, adatta a chi vuole iniziare dai grandi miti. Ideale anche per studenti o lettori giovani.
  • H. Lombardi – La mitologia greca (disponibile su Amazon) Dall’Olimpo alla Cultura Popolare: Come i Miti Antichi Vivono Nel Mondo Moderno. Approccio moderno: dai racconti antichi alle loro tracce nella cultura di oggi.  
  • Robert GravesI miti greci (disponibile su Amazon) Prima della scienza, prima della religione, c’è il mito. Modo ingenuo – ci dicono – modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l’origine delle cose e degli uomini, gli usi i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia.
RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular

Recent Comments