Ettore è una delle figure più nobili e tragiche della mitologia greca. Principe di Troia, figlio primogenito del re Priamo e della regina Ecuba, è ricordato come il più valoroso tra i difensori della sua città durante la guerra di Troia. Marito devoto di Andromaca e padre affettuoso del piccolo Astianatte, incarna l’immagine dell’eroe che combatte non per gloria personale, ma per dovere e amore verso la propria patria e la famiglia.
Il guerriero ideale nell’Iliade
Nell’Iliade di Omero, Ettore è rappresentato come il contraltare morale di Achille. Se quest’ultimo combatte spinto dall’orgoglio e dall’ira, Ettore affronta il destino con senso di responsabilità e profonda umanità. È il pilastro dell’esercito troiano, rispettato tanto dai compagni quanto dai nemici.
Uno dei momenti più intensi del poema è il suo commovente addio ad Andromaca, quando, consapevole del destino che lo attende, sceglie comunque di tornare in battaglia, accettando la morte come parte del proprio dovere.
Le gesta durante la guerra di Troia
Nel corso del conflitto, Ettore si distingue in numerosi episodi di valore. Difende il compagno Sarpedonte, affronta in duello l’eroe greco Aiace Telamonio e riesce a respingere più volte l’esercito acheo fino alle navi. Con l’aiuto del dioApollo, riesce a uccidere Patroclo, l’amico più caro di Achille, che si era travestito con le armi dell’eroe greco per ridare coraggio ai compagni.
Questo evento segna una svolta decisiva: accecato dal dolore e dal desiderio di vendetta, Achille ritorna in guerra e sfida Ettore in un duello fatale. Dopo una lotta epica alle porte di Troia, Ettore cade per mano del suo avversario. Il corpo dell’eroe troiano viene trascinato intorno alle mura della città, ma gli dèi — in particolare Apollo e Afrodite — proteggono le sue spoglie dalla corruzione.
La pietà di Priamo e l’ultimo onore
Spinto dall’amore paterno, Priamo, guidato da Hermes, si reca nell’accampamento dei Greci per implorare Achille di restituirgli il corpo del figlio. Commosso, Achille accetta la richiesta e concede a Troia il tempo per celebrare solenni esequie.
L’Iliade si conclude proprio con il funerale di Ettore, simbolo di un eroe che, pur sconfitto, conserva intatto l’onore e la dignità.
L’eredità di Ettore
Nei secoli, Ettore è stato ricordato come il modello dell’eroe umano, fedele e giusto, che combatte non per vanità ma per amore e dovere. Alcune tradizioni successive lo indicarono persino come figlio del dio Apollo, a sottolinearne la grandezza spirituale e la protezione divina. In diverse regioni dell’antica Grecia, tra cui il Troade e Tanagra, gli furono dedicati culti e onori postumi.
In sintesi, Ettore rimane il simbolo eterno dell’eroe tragico: un uomo che sceglie il sacrificio per la salvezza della sua città e che, nella sua morte, trova la vera grandezza.
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