Scopri il mito di Pegaso, il leggendario cavallo alato della mitologia greca: la sua nascita da Medusa, le imprese con Bellerofonte, la creazione della fonte Ippocrene e la sua ascesa tra le stelle come costellazione.
Origini e nascita miracolosa
Pegaso (in greco antico Pḗgasos) è il celebre cavallo alato della mitologia greca, dotato di immortalità e capace di volare. La sua nascita fu straordinaria: scaturì dal sangue della Gorgone Medusa quando l’eroe Perseo la decapitò. Insieme a Pegaso nacque anche il guerriero Crisaore, entrambi figli del dio Poseidone, che si unì a Medusa in forma di cavallo o di uccello.
Il nome “Pegaso” deriva probabilmente da:
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pêgê, che significa “sorgente”, in riferimento alla sua associazione con fonti d’acqua.
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oppure da pêgazô, “sgorgare”, legato alla sua nascita improvvisa dal collo della Gorgone.
Pegaso: il cavallo del tuono e degli dei
Dopo la sua nascita, Pegaso volò via dalla terra e raggiunse l’Olimpo, la dimora degli dei. Qui divenne il portatore di fulmini di Zeus, incarico divino che ne sancì il ruolo celeste. Alcuni lo descrivono anche come il cavallo dell’aurora (Eos) o, in tempi successivi, come simbolo delle Muse.
La Fonte Ippocrene e l’ispirazione poetica
Uno degli episodi più celebri che riguardano Pegaso è la creazione della fonte Ippocrene sul monte Elicona. Quando le Muse cantarono, il monte cominciò a sollevarsi per l’estasi: Pegaso, su consiglio di Poseidone, colpì la vetta con uno zoccolo per fermarlo, e da quel colpo scaturì la fonte.
Ippocrene divenne sacra alle Muse, divinità dell’arte e della poesia, e per questo Pegaso è spesso associato all’ispirazione artistica e poetica, soprattutto in epoca moderna.
Bellerofonte e la lotta contro la Chimera
Il mito di Pegaso è strettamente legato a quello dell’eroe Bellerofonte. Per poter sconfiggere il mostro Chimera (una creatura con corpo di leone, testa di capra e coda di serpente, che sputava fuoco), Bellerofonte aveva bisogno del cavallo alato.
Dopo molti tentativi falliti, ottenne un aiuto divino: la dea Atena gli apparve in sogno, donandogli un morso d’oro per domare Pegaso. Al risveglio, l’eroe trovò davvero il morso, sacrificò un toro a Poseidone, e riuscì a catturare Pegaso presso la fonte Peirene, a Corinto.
Con il cavallo alato, Bellerofonte:
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Sconfisse la Chimera
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Sconfisse le Amazzoni
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Vinse i Solimi
Caduta e ascesa al cielo di Pegaso
Accecato dalla gloria, Bellerofonte tentò di volare fino all’Olimpo in groppa a Pegaso. Ma Zeus, irritato da questa hybris (arroganza umana), inviò un tafano per pungere Pegaso. Il cavallo imbizzarrito disarcionò Bellerofonte, che cadde rovinosamente sulla terra, finendo la vita da emarginato.
Pegaso, invece, proseguì il volo verso il cielo e fu accolto tra le costellazioni, diventando la figura celeste che ancora oggi porta il suo nome.
La costellazione di Pegaso
La costellazione Pegasus, situata nell’emisfero boreale, rappresenta il cavallo alato nel cielo. Secondo i Greci, la sua apparizione segnava l’arrivo della primavera e delle piogge stagionali. La leggenda vuole che Zeus lo abbia onorato collocandolo tra le stelle, per la sua lealtà e il suo ruolo celeste.
Altri cavalli alati nella mitologia
Pegaso non fu l’unico cavallo alato nei miti greci. Esistono altri esempi:
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Pelopo, figlio di Tantalo, ricevette da Poseidone un carro trainato da cavalli alati per conquistare la principessa Ippodamia.
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Nella mitologia, anche i carri del Sole (Helios) e della Luna (Selene) erano trainati da cavalli alati.
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In terre esotiche come l’Etiopia mitica, si diceva che vivessero cavalli alati selvatici.
Pegaso rimane una delle figure più affascinanti della mitologia classica. È il simbolo della potenza divina, ma anche della tragedia umana quando l’ambizione supera i limiti imposti dagli dei. Allo stesso tempo, il suo legame con le Muse lo rende icona eterna dell’ispirazione poetica e artistica.
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- L. Trentini –Mitologia greca
- Robert Graves – I miti greci Prima della scienza, prima della religione, c’è il mito. Modo ingenuo – ci dicono – modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l’origine delle cose e degli uomini, gli usi i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia.