Scopri la storia affascinante di Poseidone, il Dio greco del mare e dei terremoti: dalle sue origini mitiche ai culti, dagli amori turbolenti alla rivalità con Zeus, tra epica e religione antica.
INDICE
Poseidone: le origini divine
La nascita di Poseidone si colloca nell’alba mitica del mondo greco. Figlio dei Titani Crono e Rea, il Dio del mare venne inghiottito dal padre assieme ai suoi fratelli per paura di essere spodestato. La madre Rea, tuttavia, riuscì a salvare l’ultimogenito Zeus, che, cresciuto, liberò i fratelli facendogli rigettare Crono.
Poseidone, una volta libero, partecipò alla titanomachia, la grande guerra contro i Titani. I Ciclopi, per riconoscenza, donarono ai fratelli divini potenti strumenti: a Zeus la folgore, ad Ade l’elmo dell’invisibilità, a Poseidone il tridente, emblema del suo dominio sui mari e sui terremoti.
Successivamente, i tre fratelli si spartirono il mondo: Zeus ottenne il cielo, Ade il regno dei morti, e a Poseidone toccò il vasto dominio marino. Tuttavia, la terra e il Monte Olimpo rimasero proprietà comune degli DEI.
Poseidone: da Signore della terra a dominatore del mare
In origine, Poseidone non era associato esclusivamente al mare. Le tavolette in Lineare B provenienti da Pilo, databili all’età micenea, lo descrivono come una divinità prevalentemente legata alla terra, ai terremoti e alla fertilità dei campi.
Con il tempo, a seguito dello sviluppo della navigazione e dei commerci marittimi, la sfera di influenza del Dio si ampliò fino a comprendere il mare. Questo passaggio non fu casuale: i Greci credevano che i terremoti fossero causati da correnti sotterranee, strettamente legate al dominio di Poseidone. La sua figura si adattò così all’espansione della civiltà greca, divenendo il possente “Scuotitore della Terra” e il sovrano indiscusso degli abissi.
Poseidone nell’Iliade
Durante la guerra di Troia, narrata nell’Iliade, Poseidone si schiera con i Greci. Non si tratta solo di una questione di schieramento politico, ma di un’antica vendetta personale: anni prima, il re troiano Laomedonte aveva ingannato Poseidone, rifiutandosi di onorare la promessa di ricompensarlo per la costruzione delle mura di Troia.
Poseidone, offeso e rancoroso, combatte per gli Achei, incitando i guerrieri e scuotendo la terra sotto i piedi dei Troiani. Tuttavia, il Dio, nonostante la sua potenza, deve sottostare ai decreti di Zeus, che comanda dall’alto del Monte Olimpo. Questo conflitto tra la furia di Poseidone e l’autorità di Zeus rivela l’ambiguità e la tensione interna al mondo divino omerico, in cui anche gli dei, pur potenti, devono rispettare una gerarchia.
L’Odissea e la vendetta di Poseidone
Nell’Odissea, Poseidone diventa il principale antagonista di Ulisse. Dopo che l’eroe acceca Polifemo, figlio del Dio, Poseidone lo perseguita con ferocia, scatenando tempeste, naufragi e ogni sorta di ostacolo marino.
Ulisse, con la sua proverbiale astuzia, sopravvive, ma solo grazie alla protezione di Athena e al favore del destino. La sua lunga odissea è un testamento della vendetta implacabile di Poseidone, ma anche del limite che gli dèi trovano di fronte al destino inesorabile voluto dalle Moire.
Poseidone, pur scatenando la sua furia contro Ulisse, non riesce a impedire il ritorno dell’eroe a Itaca: il fato è più forte anche della collera di un dio.
Gli amori e i figli di Poseidone
Poseidone, come molti dei olimpici, fu protagonista di numerose storie d’amore, spesso segnate dalla violenza e dalla sopraffazione.
La sua sposa ufficiale fu Anfitrite, una delle Nereidi, figlia di Nereo. Tuttavia, numerosi furono gli amori extraconiugali del Dio: dalla ninfa Toosa nacque il ciclope Polifemo; dall’unione con Medusa, avvenuta all’interno di un tempio di Athena, sorsero Pegaso e Crisaore.
Poseidone non disdegnava nemmeno relazioni con altre divinità: tentò di possedere Demetra, che si trasformò in cavalla per sfuggirgli. Nonostante ciò, il Dio si tramutò in stallone e la raggiunse, generando Arione, il cavallo divino.
La genealogia di Poseidone è vastissima e caotica, testimonianza della sua natura selvaggia e primordiale.
Il culto di Poseidone
Poseidone veniva venerato in tutta la Grecia, particolarmente in luoghi strategici per il commercio e la navigazione. Santuari famosi si trovavano a Sunio, sull’estrema punta dell’Attica, a Corinto, e nella colonia italica di Poseidonia (poi Paestum).
Il suo culto era strettamente legato sia al mare che alla terra. Gli animali sacri di Poseidone erano il cavallo, simbolo della forza e della fertilità, e il toro, animale associato alla potenza e alla virilità.
Riti come l’offerta di cavalli e di tori, l’abissamento simbolico degli animali nelle acque, e le feste del mese di Poseidone (tra dicembre e gennaio), celebravano l’aspetto duplice del Dio: creatore e distruttore, benefattore e vendicatore.
Poseidone: un Dio potente, ma non supremo
Nonostante la sua forza straordinaria, Poseidone rimase sempre subordinato a Zeus. Questa tensione è evidente nella letteratura epica, dove il Dio marino si mostra spesso iracondo e insofferente verso il fratello, ma incapace di opporsi realmente alla sua suprema autorità.
Poseidone incarna così una figura tragica: desideroso di dominio assoluto, condannato però a un secondo posto eterno. Come le onde che solleva e i terremoti che scatena, il suo potere è immenso ma passeggero, destinato sempre a placarsi davanti alla legge suprema del fato.
🔱 Altri miti e divinità della mitologia greca raccontati da Bassaparola
- Zeus: origini, poteri e segreti del re degli dèi dell’Olimpo
- Athena nella mitologia greca: dea della saggezza, delle guerra e delle arti
- GUIDA COMPLETA: mitologia greca e civiltà di Creta: storie, eroi, miti, dei e leggende da conoscere.
📚 Letture consigliate:
- I migliori libri sulla storia e cultura della Grecia Antica. Guida completa.
- L. Trentini –Mitologia greca
- Robert Graves – I miti greci Prima della scienza, prima della religione, c’è il mito. Modo ingenuo – ci dicono – modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l’origine delle cose e degli uomini, gli usi i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia.