HomeStoria della Grecia AnticaAspasia di Mileto: ben più della compagna di Pericle

Aspasia di Mileto: ben più della compagna di Pericle

Scopri Aspasia di Mileto, la donna che influenzò Pericle e l’Atene del V secolo a.C.: filosofa, retorica e protagonista dell’età d’oro ateniese.

Nella memoria collettiva dell’Atene classica, il nome di Aspasia di Mileto è spesso legato a quello di Pericle, il grande leader democratico del V secolo a.C. Tuttavia, ridurre Aspasia al ruolo di amante o concubina significa oscurare una figura straordinaria, colta e influente, capace di muoversi in uno dei contesti politici e culturali più dinamici della Grecia antica.

Un’epoca d’oro

Il V secolo a.C., noto come “età d’oro” di Atene, vide la costruzione del Partenone, il consolidamento della democrazia e un fiorire di arti e filosofia senza precedenti. In questo scenario, la presenza di una straniera come Aspasia accanto al principale uomo politico della città appare sorprendente, ma al tempo stesso rivela la forza del suo carattere e del suo intelletto.

Origini e status sociale

Nata a Mileto, in Ionia, Aspasia era una metic ad Atene, ossia una residente straniera: non cittadina, ma neppure schiava. Questo status le consentiva una libertà maggiore rispetto alle donne ateniesi, soggette a rigide restrizioni. Arrivata in città negli anni Quaranta del V secolo, Aspasia era già istruita in retorica e filosofia grazie all’educazione ricevuta dal padre, Assioco.

L’incontro con Pericle

Le fonti antiche la descrivono come hetaira, una figura a metà fra l’intrattenitrice e la cortigiana di alto livello. Nei suoi ricevimenti partecipavano uomini politici, intellettuali e filosofi. Probabilmente in questo ambiente incontrò Pericle. A causa delle leggi sulla cittadinanza — introdotte proprio dallo stesso Pericle — i due non poterono sposarsi ufficialmente e vissero insieme come compagni, avendo un figlio, Pericle il Giovane.

Un centro di cultura e retorica

Aspasia non fu soltanto la partner del leader ateniese. Diverse testimonianze (Platone, Senofonte e altri autori) indicano che ebbe un ruolo attivo nella formazione retorica degli uomini del suo tempo e che la sua casa potesse funzionare come una sorta di scuola o salotto intellettuale. Alcuni studiosi ritengono che abbia influenzato perfino la celebre “Orazione funebre” di Pericle riportata da Tucidide.

Tra elogi e calunnie

Le commedie di Aristofane e di altri autori dell’epoca attaccarono Aspasia in modo feroce, accusandola perfino di responsabilità nello scoppio della guerra del Peloponneso. Queste invettive rivelano più la misoginia e il pregiudizio verso le straniere che non la realtà dei fatti. Al contrario, Platone, Senofonte e Cicerone la citano come amica e maestra di Socrate, riconoscendone il talento oratorio e la saggezza.

Gli ultimi anni

Dopo la morte di Pericle, colpito dalla peste nel 429 a.C., Aspasia visse con Lisicle, un politico di origini modeste che, secondo alcune fonti, riuscì ad affermarsi grazie ai suoi consigli. Dopo la scomparsa di Lisicle, il nome di Aspasia svanisce dalle cronache. Il loro figlio, Pericle il Giovane, sarebbe stato giustiziato nel 406 a.C. dopo il processo agli strateghi di Arginuse; non sappiamo se Aspasia fosse ancora viva per assistere a questo tragico evento.

Un’eredità da riscoprire

Figura complessa e controversa, Aspasia di Mileto fu ben più di una “compagna di Pericle”. Fu intellettuale, insegnante e punto di riferimento in un Atene in fermento culturale. Il fatto che le sue opere non ci siano pervenute e che la conosciamo soprattutto attraverso gli occhi degli uomini del suo tempo limita la nostra comprensione, ma il fascino del suo personaggio continua a stimolare storici e lettori moderni.

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