Giacinto e Apollo: il mito greco simbolo dell’amore omosessuale nella Grecia antica: bellezza, gelosia, morte e rinascita.
INDICE
Cirene e Apollo
Nella mitologia greca, pochi amori sono così carichi di bellezza, passione e tragedia come quello che unisce il dio Apollo al giovane Giacinto. Figlio della Musa Clio e del re di Sparta, o secondo altri del dio-fiume Eurota, Giacinto è descritto come un giovinetto di straordinaria avvenenza, simbolo di grazia e splendore adolescenziale.
Il suo fascino colpisce non solo Apollo, ma anche il cantore Tamiri, primo tra i mortali a dichiarare il proprio amore per un altro uomo. Tamiri e Apollo sono così le due figure primigenie di un Eros nuovo: l’amore tra uomini, che in Grecia diventerà modello culturale, pedagogico e iniziatico. Entrambi incarnano questa forma d’amore, l’uno da un punto di vista umano, l’altro divino, stabilendo un archetipo destinato a influenzare secoli di cultura.
Tamiri e l’ira delle Muse
Tamiri, sebbene rivale di Apollo nell’amore per Giacinto, non è un ostacolo temibile. La sua fine è segnata non da Apollo, ma dalla sua stessa superbia. Egli osa vantarsi di essere un musicista superiore alle Muse, le divine patrone delle arti. L’empietà della sfida è punita severamente: le Muse lo accecano e gli sottraggono ogni talento. Tamiri, così, scompare nell’ombra, lasciando campo libero ad Apollo. Ma la sventura non abbandona il dio solare.
La morte di Giacinto
Apollo conquista l’amore del giovane Giacinto. I due sono inseparabili, dediti insieme alla musica, alla poesia e alle attività atletiche. È durante una di queste, il lancio del disco, che il destino interviene. Apollo lancia il disco, ma l’attrezzo devia dalla traiettoria e colpisce mortalmente Giacinto alla testa.
Nella versione più tragica e simbolica del mito, non è l’errore del dio a uccidere il ragazzo, ma l’intervento del vento Zefiro. Anch’egli innamorato di Giacinto, accecato dalla gelosia, devia il disco per vendetta, diventando così lo strumento involontario della tragedia.
Morte e metamorfosi
La morte di Giacinto è accompagnata da un dolore incontenibile da parte di Apollo. Il dio, incapace di riportarlo in vita, decide di eternarne la memoria trasformando il suo sangue in un fiore: il giacinto. Su di esso si scorgono, nelle screziature dei petali, le lettere “AI AI”, onomatopea del lamento funebre greco, segno di un lutto che trascende il tempo.
Questa metamorfosi si inserisce nel filone della religione apollinea che assimila antiche divinità della vegetazione, riconvertendole in figure mitiche legate al ciclo vita-morte-rinascita. Come Dafne si muta in alloro, così Giacinto diviene simbolo di rinascita e memoria.
Il culto e l’eredità
Il mito di Giacinto non è solo poesia. A Sparta, dove il giovane è considerato un eroe locale, sorge un culto consolidato e profondamente radicato. Le Giacintie, grandi feste in suo onore, si svolgevano ad Amykles, sobborgo spartano, con cerimonie che celebravano l’amore, la morte e la rinascita.
Nel tempio di Apollo Amyklaios, i fedeli potevano visitare la tomba del giovane, divenuta luogo sacro. La fusione tra Apollo e Giacinto, tra dio e uomo, tra amore e tragedia, si traduce così in culto: una sacralizzazione dell’amore perduto che diventa archetipo di bellezza spirituale e sacrificio.
Il mito di Apollo e Giacinto rappresenta uno dei più alti esempi di amore tragico nella mitologia greca. Dietro la storia poetica si cela una riflessione profonda sull’Eros, sull’arte, sull’orgoglio e sulla morte. Ma soprattutto, si esprime un messaggio eterno: che l’amore, qualunque forma assuma, è degno di memoria, di canto e di fiori.
🔱 Altri miti e divinità della mitologia greca raccontati da Bassaparola
- Il mito di Apollo e Dafne: desiderio, rifiuto e la nascita dell’alloro
- Creso e l’oracolo di Apollo: la vera storia del Re che distrusse il proprio impero
- Apollo, Admeto, Alcesti ed Eracle: il sacrificio che sfida il destino
- GUIDA COMPLETA: mitologia greca e civiltà di Creta: storie, eroi, miti, dei e leggende da conoscere.
📚 Letture consigliate:
- I migliori libri sulla storia e cultura della Grecia Antica. Guida completa.
- L. Trentini –Mitologia greca
- Robert Graves – I miti greci Prima della scienza, prima della religione, c’è il mito. Modo ingenuo – ci dicono – modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l’origine delle cose e degli uomini, gli usi i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia.