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Riassunto del decimo libro dell’Odissea

Riassunto del decimo libro dell’Odissea: i Venti di Eolo, i Giganti e Circe

Nel decimo libro dell’Odissea di Omero, Odisseo  affronta tre episodi fondamentali: l’incontro con Eolo, il massacro dei Lestrigoni e la permanenza nell’isola della maga Circe. Questo capitolo rappresenta una tappa centrale del viaggio, ricco di ostacoli, prove di astuzia e riflessioni sul destino.

Odisseo ed Eolo, il signore dei venti

Dopo aver lasciato la terra dei Ciclopi, Odisseo approda nell’isola di Eolo, custode dei venti. Il dio, ospitale, dona all’eroe un otre che racchiude tutti i venti contrari alla navigazione, lasciando libero solo quello favorevole per il ritorno a Itaca.

Dopo dieci giorni di viaggio, la patria è ormai visibile. Ma la curiosità e l’avidità dei compagni spingono ad aprire l’otre, convinti che contenga oro e argento. I venti si liberano, scatenano una tempesta e riportano la nave indietro. Questa volta Eolo rifiuta di aiutare Odisseo, ritenendolo maledetto dagli dèi.

L’attacco dei Lestrigoni

Senza più venti favorevoli, i Greci devono remare fino alla terra dei Lestrigoni, giganti antropofagi. Il re Antifate e la regina accolgono i compagni inviati in avanscoperta per poi divorarli.

Quando Odisseo cerca di fuggire, i Lestrigoni assaltano la flotta lanciando enormi massi che affondano quasi tutte le navi. Solo la nave di Odisseo riesce a salvarsi, confermando ancora una volta la sua capacità di reagire alle avversità.

L’isola di Circe: magia, inganno e seduzione

La rotta porta Ulisse e i superstiti nell’isola di Eea, dimora della maga Circe. La dea accoglie alcuni marinai e li trasforma in porci grazie a un incantesimo. Odisseo, deciso a salvarli, incontra Hermes, che gli dona un’erba magica, il moly, capace di proteggerlo dai sortilegi.

Grazie all’aiuto divino, Odisseo affronta Circe, la costringe a restituire l’aspetto umano ai suoi uomini e finisce per diventare suo amante. Con lei trascorre un anno di lusso e oblio, rimandando il viaggio verso Itaca.

Il viaggio verso l’Ade e la morte di Elpenore

Quando finalmente decide di ripartire, Odisseo chiede a Circe la strada di casa. La dea gli rivela che dovrà prima scendere nell’Ade per consultare l’ombra del profeta Tiresia, l’unico in grado di indicargli il percorso giusto.

La partenza è segnata da una tragedia: Elpenore, il più giovane dell’equipaggio, ubriaco la sera prima, cade dal tetto dove dormiva e muore. Questo episodio mostra il lato umano e fragile dei compagni, ricordando che il viaggio di Odisseo non è solo epico ma anche profondamente drammatico.

Il decimo libro come tappa chiave dell’Odissea

Il decimo libro dell’Odissea intreccia temi di ospitalità tradita, inganni, tentazioni e prove di leadership. Tra venti imprigionati, giganti cannibali e incantesimi, Omero racconta un eroe che deve continuamente usare astuzia, prudenza e coraggio per sopravvivere e guidare i suoi uomini.

Questa parte del poema è fondamentale per capire il carattere di Odisseo: non solo guerriero e viaggiatore, ma uomo che lotta contro il destino e le proprie debolezze, simbolo eterno dell’ingegno umano.

-> Riassunto del nono libro dell’Odissea: Odisseo e Polifemo

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