Le leggende sulla fondazione della città di Micene
Secondo la tradizione, Micene fu fondata da Perseo, figlio di Zeus e di Danae, figlia di Acrisio, re di Argo. La leggenda racconta che Perseo, dopo aver inconsapevolmente adempiuto alla profezia che diceva avrebbe ucciso suo nonno Acrisio, scambiò il regno di Argo con quello di Tirinto e fondò Micene, una nuova città per sé.
Per fortificare la sua città, Perseo impiegò i mitici Ciclopi per costruire le mura, e fu da loro che lo stile della gigantesca muratura prese il nome di “ciclopico”.
Esistono almeno tre spiegazioni per il nome “Micene”: dalla guardia della spada di Perseo, che aveva la forma di un fungo; da un vero fungo che egli raccolse per usarlo come coppa quando aveva sete, causando così la comparsa di una sorgente (la sorgente di Persea); oppure, secondo Omero, dal nome di Micene, una ninfa di grande bellezza ma di origini incerte.
La dinastia di Perseo governò su Micene e i suoi territori per almeno tre generazioni. L’ultimo della linea fu Euristeo, il re per cui Ercole compì le famose dodici fatiche. Quando Euristeo fu ucciso in battaglia contro gli Ateniesi e i figli di Ercole, il popolo di Micene scelse Atreo, figlio di Pelope, come nuovo re.
Atreo, figlio di Pelope, governò Micene. La sua inimicizia verso il fratello Tieste lo portò, però, a fargli mangiare la carne dei suoi stessi figli (il cosiddetto “banchetto tiesteo”). Questo gesto attirò su Atreo e i suoi discendenti l’ira degli dèi e la maledizione di Tieste.
Suo figlio ed erede era Agamennone, che guidò i Greci nella spedizione contro Troia, fu assassinato al ritorno dalla guerra da sua moglie Clitemnestra, con l’aiuto del suo amante Egisto.
Oreste, figlio di Agamennone, insieme a sua sorella Elettra, uccise sia la madre che Egisto. In seguito, Oreste fu costretto a fuggire, perseguitato dalle Furie, finché non fu assolto dal tribunale dell’Areopago ad Atene.
Secondo la tradizione, l’ultimo re di Micene fu Tisameno, figlio di Oreste; egli fu ucciso mentre difendeva il suo regno da un’incursione dei discendenti di Eracle.