Platone, uno dei più grandi pensatori dell’antichità, rimase intellettualmente attivo fino alla tarda età. Anche nei suoi ultimi anni, la sua mente si mostrava acuta e feconda, capace di confrontarsi con tematiche complesse e di proporre nuove soluzioni teoriche. Tra le opere della sua maturità spicca Le Leggi (Nomoi), un dialogo denso e articolato, considerato da molti come il suo testamento politico e filosofico.
Quando e perché Platone scrive Le Leggi
Le Leggi è l’ultima opera scritta da Platone, composta probabilmente poco prima della sua morte, avvenuta intorno al 347 a.C. A differenza della Repubblica, che è improntata a un ideale utopico e visionario, Le Leggi riflettono una prospettiva più concreta e realistica. Platone sembra aver abbandonato, almeno in parte, l’ideale del “governante-filosofo”, giungendo alla conclusione che, nella realtà dei fatti, fosse estremamente difficile — se non impossibile — formare un politico dotato anche della conoscenza filosofica necessaria per governare saggiamente. Così, con Le Leggi, egli si impegna a delineare una costituzione e un sistema legislativo che, pur non raggiungendo la perfezione ideale, possano garantire stabilità, ordine e giustizia.
I protagonisti e la struttura del dialogo
A differenza di molti altri dialoghi platonici in cui Socrate svolge il ruolo di interlocutore principale, in Le Leggi Platone sceglie una struttura diversa e più impersonale. I protagonisti sono tre:
• Un anziano Ateniese, generalmente identificato come portavoce delle idee di Platone stesso.
• Clinia, un cretese proveniente dalla città di Cnosso.
• Megillo, uno spartano.
I tre personaggi, durante una lunga passeggiata nei dintorni di Cnosso, discutono sulla natura delle leggi, sul ruolo della religione, sull’educazione dei cittadini e sull’organizzazione dello Stato. Il dialogo si sviluppa come una riflessione filosofico-politica intensa, che culmina nella progettazione di una città ideale chiamata Magnesia, che dovrebbe rappresentare un modello di equilibrio tra ordine, virtù e realismo politico.
L’ambientazione: una passeggiata filosofica a Creta
Il dialogo si svolge in un contesto particolare: i tre interlocutori si trovano sull’isola di Creta, mentre si dirigono verso il santuario di Zeus a Cnosso. L’ambientazione naturale, il cammino sotto il sole estivo, la calma della passeggiata, contribuiscono a creare un’atmosfera riflessiva. Lontano dal tumulto della città, i protagonisti possono discutere liberamente di leggi, educazione, religione e giustizia.
Questa scelta non è casuale: Creta e Sparta sono presentate come modelli di sistemi legislativi stabili, anche se non perfetti. L’Ateniese, interlocutore principale, propone una riflessione critica sui loro limiti e su come questi possano essere superati in una nuova costituzione.
I temi centrali delle Leggi
L’opera affronta una vasta gamma di temi, tra cui:
• La natura delle leggi: Platone vede la legge come strumento educativo prima che repressivo. Essa deve guidare l’anima dei cittadini verso il bene.
• L’educazione: Al centro della riflessione c’è l’idea che solo un’educazione completa — fisica, morale, intellettuale — possa creare buoni cittadini. L’educazione deve iniziare fin dalla nascita e proseguire per tutta la vita.
• La religione: Viene proposta una religione civica, utile alla coesione sociale, che stabilisce il rispetto degli dèi e delle tradizioni.
• La proprietà e la famiglia: Platone abbandona l’idea della comunanza dei beni e delle donne proposta nella Repubblica, accettando l’esistenza della proprietà privata, ma limitandola per evitare disuguaglianze eccessive.
• L’organizzazione politica: Magnesia è uno stato misto, con elementi democratici e aristocratici. Viene proposto un sistema di governo in cui le cariche pubbliche sono attribuite sulla base del merito e della conoscenza.
Dal sogno utopico alla realpolitik filosofica
Le Leggi rappresentano un’evoluzione nel pensiero politico di Platone. Se nella Repubblica egli tratteggia l’ideale di un governo perfetto, qui si confronta con la necessità di adattare l’ideale alla realtà. È un’opera più “vecchia”, nel senso profondo del termine: scritta da un uomo anziano, consapevole dei limiti della politica e delle difficoltà del cambiamento, ma ancora determinato a proporre riforme significative.
Con quest’opera, Platone si congeda dai suoi lettori lasciando non un sogno irrealizzabile, ma un progetto dettagliato, discutibile, talvolta rigido, ma animato dalla ricerca sincera di un ordine giusto.
Guida alla lettura de Le Leggi di Platone
Platone ha articolato Le Leggi in dodici libri (più uno aggiuntivo). Ogni libro affronta un aspetto fondamentale della vita politica, educativa e civile.
- Libro I – Origine delle leggi e funzione educativa
- Libro II – Musica, piaceri e formazione dei giovani
- Libro III – Storia delle costituzioni e cause del declino
- Libro IV – Fondazione della città di Magnesia
- Libro V – Le virtù civiche e morali
- Libro VI – Struttura del governo e nomina delle magistrature
- Libro VII – Educazione, sport e giochi
- Libro VIII – Regolamentazione dei costumi e del lusso
- Libro IX – Diritto penale e giustizia
- Libro X – Religione, empietà e leggi sull’anima
- Libro XI – Rapporti civili, contratti, eredità
- Libro XII – I custodi della legge e il mantenimento dell’ordine
Tema | La Repubblica | Le Leggi |
---|---|---|
Politica | Utopia governata dai filosofi | Costituzione realistica con merito e religione |
Educazione | Elitaria, per i “guardiani” | Estesa a tutti, fin dalla nascita |
Religione | Secondaria | Centrale, civile e obbligatoria |
Proprietà | Comunanze radicali | Proprietà privata regolata |
Tono | Giovane, idealista | Anziano, realistico |
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Le Leggi di Platone nelle varie edizioni
Altre opere di Platone commentate su Bassaparola:
- Apologia di Socrate – Socrate si difende dalle accuse di corruzione dei giovani e di empietà, sostenendo la propria innocenza e dichiarando di non temere la morte.
- Simposio – Una serie di discorsi sull’amore, culminanti nella concezione dell’amore come desiderio di conoscenza e bellezza assoluta.
- Gorgia – Critica la retorica sofistica e discute la relazione tra potere e giustizia, sostenendo la superiorità della vita giusta.
- Eutifrone – Socrate chiede cosa sia la pietà e, spoiler, non ottiene una risposta. Un capolavoro di confusione socratica vestita da logica implacabile.
- Critone – Socrate, in prigione, discute con Critone sull’importanza di rispettare le leggi, rifiutando la proposta di fuga e accettando la condanna a morte.
- La Repubblica – Esamina la natura della giustizia e descrive lo Stato ideale, introducendo la teoria delle idee e il mito della caverna.
- Fedone – Nell’ultimo giorno di vita di Socrate, si affronta il tema dell’immortalità dell’anima e della filosofia come preparazione alla morte.
- Sofista – Analizza la figura del sofista e la distinzione tra essere e non essere, approfondendo la natura dell’errore e dell’apparenza.
- Protagora – Sofisti contro filosofi: Platone racconta un dibattito epico sulla virtù. La virtù si può insegnare?
- Timeo – Offre una cosmologia in cui il Demiurgo ordina il caos secondo modelli eterni, creando un cosmo armonioso.
- Lachete – Socrate chiede a due generali cosa sia il coraggio, ma finisce per confonderli. Un dialogo breve che dimostra che Platone sapeva rendere anche i guerrieri filosofi.
- Crizia – Racconta la storia di Atlantide e della sua guerra contro l’antica Atene, presentando una civiltà avanzata poi scomparsa.
- Filebo – Esamina il confronto tra piacere e intelligenza nella ricerca della vita felice, sostenendo la superiorità dell’intelletto.
- Menone – Indaga se la virtù possa essere insegnata, introducendo la teoria della reminiscenza e l’idea che la conoscenza sia innata.
- Politico – Discute la natura del vero politico e il ruolo della scienza politica nel governare, distinguendo tra diverse forme di governo.
- Teeteto – Esplora la natura della conoscenza, esaminando definizioni come “conoscenza è percezione” e “conoscenza è opinione vera”.
- Leggi: Ultimo e più lungo dialogo, propone un sistema legislativo per una città ideale, enfatizzando l’importanza delle leggi nella vita sociale.
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