San Giorgio. Ok del Consiglio comunale alla mozione sugli alberi monumentali

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gelso di Via Palladio

Sarà interessato il Servizio competente della Regione, affinché gli esemplari arborei censiti nel 2015: un gelso di Via Palladio (età stimata 150 anni), le due sequoie del Parco di Villa Dora (età stimata 125 anni), la magnolia dell’ex area Prioglio (età stimata 150 anni) e la magnolia del cortile dell’asilo “Maria Bambina” (età stimata 100 anni), possano essere presi in considerazione per entrare a far parte dell’elenco degli alberi monumentali del Friuli Venezia Giulia. Inoltre sarà portato all’attenzione delle Commissioni comunali di competenza e del Consiglio comunale, il Piano del Verde Urbano, per essere riconsiderato e aggiornato quale strumento indispensabile per una visione completa del patrimonio arboreo e arbustivo comunale.

Sono questi gli obiettivi della mozione presentata dal consigliere comunale della Lega, Arianna Dreossi, che è stata approvata  con un’integrazione proposta dall’assessore Antonella Xodo.

“La mozione vuole rappresentare un punto di partenza per un confronto, seppur con sensibilità diverse, su una tematica, quella del verde, che dovrebbe unire gli sforzi di tutti in particolare in una realtà come la nostra. Ho scelto un simbolo che la nostra comunità rincorre da anni e che passa attraverso la tutela di questi “vecchi ultracentenari” che rappresentano un patrimonio inestimabile, non solo ambientale, ma anche educativo e culturale. Non possiamo dimenticare che nel 1982 -ricorda il consigliere- fu bandito un censimento nazionale degli alberi di notevole interesse e San Giorgio di Nogaro che poteva vantarne due, entrambi Cedrus libani, uno sito a Villa Dora e l’altro a Villa Frangipane, purtroppo perse quell’occasione. Nel 2015 con l’allora assessore comunale Davide Bonetto furono avviate le procedure per la valorizzazione e il miglioramento del verde urbano e del Parco Intercomunale del Fiume Corno mediante il Piano del Verde Urbano, con relativo censimento e schedatura degli alberi di pregio o secolari e del patrimonio pubblico arboreo con circa 2 mila unità analizzate, valutate e schedate”.

“Chi pensa che l’ambiente lo si salvaguardi senza toccare niente, non dovrebbe dimenticare quanto successo con Vaia. La tutela dell’ambiente –conclude Dreossi- passa attraverso un intervento consapevole e ragionato da parte delle amministrazioni, a partire dai comuni”.

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