Cervignano del Friuli onorerà il Centenario della scelta del Milite Ignoto accogliendo nel Civico Museo Archeologico e Storico (CiMAS) di piazza Marconi la mostra pannellistica “Alla ricerca del Milite Ignoto”, realizzata dal Gruppo Hermada Flavio Vidonis in sinergia con il Comune di Duino-Aurisina e numerose associazioni private, modalità operative, queste, che si sono qui replicate.
Vivissima la soddisfazione degli organizzatori della tappa cervignanese: la mostra, infatti, ha caratteri itineranti che la porteranno a Terracina, città che custodisce un masso del Monte Ermada in omaggio a uno dei suoi borghi, e ad Amatrice, dove segnerà la ripresa della vita culturale dopo il terremoto che l’ha colpita cinque anni fa.
Dice il Sindaco Gianluigi Savino: “Cervignano, per le sue vicende nella Grande Guerra quale sede del Comando della Terza Armata e del Commissariato Civile pel Distretto Politico di Monfalcone, è orgogliosa di accogliere nel Civico Museo Archeologico e Storico questa mostra, che illustra gli eventi in maniera diretta. Lo spirito con cui il 27 e il 29 ottobre 1921 i cervignanesi accolsero e accompagnarono prima il passaggio degli Undici Soldati Sconosciuti verso Aquileia e quindi la sosta del treno del Milite Ignoto diretto a Roma, è stato quella della pacificazione, nel nome di un Soldato che mori per compiere il proprio dovere. Uno spirito di fratellanza che oggi si rievoca: come città del Friuli che ha vissuto il dramma del terremoto, è bello, poi, sentire il filo invisibile ma tenace che porta ad Amatrice, cui tutti auguriamo di rialzarsi e di ricominciare la propria vita”.
Gli fa eco l’Assessore alla Cultura Alessia Zambon: “L’amministrazione ha fatto sì che si potesse realizzare la piccola guida della mostra, che seguendo le sue tappe, porterà in esse la città e il suo museo. Nella guida sono contenuti i testi dei pannelli nonché la trascrizione di documenti d’epoca, curata da Annalisa Giovannini, come la lettera d’addio alla famiglia di Antonio Bergamas, concessa dall’Archivio di Stato di Trieste, dal quale proviene anche la pratica relativa a Giulio Bianchi, giovanissimo Tenente di Terracina, che ha riposato per alcuni anni nel Cimitero degli Eroi di Aquileia ed è poi “tornato a casa”. Nella pratica spicca il ruolo del Commissariato Civile, che da Cervignano ha coordinato gli atti necessari”.
Da parte sua la curatrice del CiMAS Annalisa Giovannini rileva: “Scorrendo il colophon della mostra si coglie appieno la collaborazione che è sorta, unendo il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Polari alla Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia e stringendo assieme i Comuni di Duino Aurisina, Cervignano, Terracina, Amatrice e, in prosieguo, altri ancora. Ma non solo: spicca senz’altro la presenza del Club Alpino Italiano – Sezione di Amatrice, e quella dell’Associazione Nazionale Alpini, Sezioni di Trieste, Udine e Abruzzi”.
A tale proposito aggiunge Carlo Tomasin, Capogruppo alpini di Cervignano e Presidente del Comitato di gestione del CiMAS: “La mostra è occasione di riflessione sul concetto di Patria, poiché la vicenda del Milite Ignoto appare emblematica in questo senso. E’ un valore e simbolo di identità e di unione, in quanto rappresenta una virtù degli umili e il coraggio quotidiano nel contrastare le prove più dure. Per la prima volta, infatti, tutta la Nazione ebbe chiara la sensazione che lo Stato, glorificando il Soldato Ignoto avrebbe reso gloria all’intera cittadinanza e non ai soli combattenti”.
La mostra verrà inaugurata sabato 30 ottobre 2021, alle ore 11 e continuerà fino a sabato 13 novembre, con le seguenti aperture: lunedì secondo gli orari del CiMAS (ore 10.15-12.45 e 14.00-16.30), gli altri giorni, sabato compreso, dalle ore 10.15 alle 12.45. L’apertura sarà curata dal Comitato di gestione del CiMAS e dall’Associazione Nazioanle Alpini, sezione di Udine, gruppo di Cervignano del Friuli.
Fonte: Comunicato stampa, Civico Museo Archeologico e Storico (CiMAS) (Cervignano del Friuli)
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