Inaugurata la mostra “Lusso e Ricchezza” ad Aquileia

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Una mostra tutta da visitare quella inaugurata venerdì 28 maggio al Man (Museo archeologico Nazionale) di Aquileia, con la nuova sezione al secondo piano della Villa Cassis Faraone intitolata “Lusso e ricchezza. Sono in mostra, dalla giornata di sabato 29 maggio e visitabili da tutti negli orari di apertura del Museo, gli oggetti in ambra, gemme intagliate, cammei, monete e raffinati gioielli abilmente creati dagli artigiani dell’epoca.

Gemme e ambre costituiscono le eccellenze della produzione artigianale aquileiese, insieme ai gioielli e ai più vari oggetti d’ornamento, accompagnavano le persone nella quotidianità e per il viaggio nell’aldilà: monili e beni preziosi erano infatti uno dei mezzi più diffusi per mostrare ricchezza e rango.

Si alternano accessori per la cura della persona, gioielli e oggetti in ambra a testimoniare l’importanza della cura del corpo. Le acconciature variavano infatti in base ai modelli dettati dalla famiglia imperiale i cui volti erano noti grazie a sculture, a ritratti e a riproduzioni sulle monete.

Gli spilloni venivano utilizzati nella toilette femminile per dividere le ciocche di capelli, per applicare unguenti e dividere le acconciature. Alcune scatolini impiegate per la preparazione di cosmetici o medicamenti erano dotate di un fondo scorrevole costituito da tavolette in pietra di colore scuro, mentre gli strigili erano utilizzati da donne e uomini per detergere il corpo: costruiti con strumenti a manico rettangolare e da un cucchiaio ricurvo con cui veniva raschiata la superficie della pelle precedentemente cosparsa di olio e polveri utilizzate come detergenti.

Il ruolo commerciale, l’importanza strategica e militare di Aquileia hanno favorito nei secoli un’intesa circolazione di monete. La loro varietà è ben rappresentata dalla collezione del museo che comprende decine di migliaia di esemplari in oro d’argento e bronzo, datati dal IV secolo a.C. al VI secolo d.C., oltre a numerosi esempi di età medievale. La natura e la provenienza delle monete forniscono importanti informazioni sulla circolazione di beni e persone ad Aquileia e sui contatti economico commerciale della città.

L’approvvigionamento dell’ambra, proveniente dal Mar Baltico e dal Mare del Nord, determinò fin dalla Preistoria la nascita di itinerari commerciali che univano l’Europa settentrionale al Mediterraneo. I territori orientali della pianura padana costituirono il terminale di molti di tali percorsi, noti come la via dell’ambra. Aquileia svolse un ruolo centrale nella lavorazione e nel commercio della resina fossile. Sono 145 i manufatti esposti.

Il museo vanta una delle più grandi raccolte di gemme romane, rinvenute quasi interamente nel territorio della città. Dei 6.000 esemplari dell’intera raccolta, ne sono stati selezionati ben 800.

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