Il fotovoltaico di San Giorgio apre il dibattito su regole e consumo del suolo in Regione

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Scorcio di Aussa Corno

Mentre la crisi politica in scena a San Giorgio di Nogaro infiamma le chat sangiorgine in vista del consiglio comunale del 30 aprile (leggi QUI), non si placa il dibattito sul progetto del fotovoltaico in Aussa Corno, su cui qualche giorno fa avevamo pubblicato le ragioni dell’azienda proponente (clicca QUI). Il dibattito si era spostato inevitabilmente a livello regionale dove a prendere posizione contraria era stato il segretario del Pd regionale, Cristiano Shaurli, (per leggere le dichiarazioni clicca QUI), già assessore all’agricoltura della Giunta Serracchiani.

La volontà del vertice del Pd sembra chiara e, a fare sponda con Shaurli, ci ha pensato subito il Gruppo di minoranza Città futura che ha spiegato (clicca QUI) la sua posizione contraria, ma ha anche rilanciato: “stiamo lavorando su una proposta alternativa da sottoporre nelle sedi opportune che prevede il mantenimento di buona parte di quelle aree a valenza agricola e/o a rinaturalizzazione ampliando il “cuscinetto verde” di perimetro ovest della zona industriale, mentre tutta la porzione a est assoggettarla a rigenerazione sostenibile, riqualificando l’edificio ex agenzia 7 trasformandolo in “parco servizi” prevedendo ad esempio un servizio ristoro/ mensa, un piccolo asilo nido, parcheggio di sfogo con fermata autobus di linea,  hotel e fabbricato ospitality in favore delle aziende insediate per eventi e riunioni. In parallelo ridurre la superficie fotovoltaica a massimo 10/15 ettari realizzando un parco energetico solare innovativo e più efficiente prevedendo oltre alle pannellature un sistema di accumulo energetico (storage factory) che permetta di accumulare l’energia prodotta in eccesso di giorno distribuendola nelle ore notturne alle aziende insediate che lavorano a ciclo continuo o semi continuo”.

Per le vie brevi abbiamo chiesto anche al Consigliere regionale Lorenzo Tosolini (Lega) un commento sul “tema fotovoltaico” e ci ha spiegato come “La competenza sull’energia appartenga allo Stato e l’aspetto autorizzativo invece sia di competenza della Regione, mentre i comuni sono chiamati ad esprimere un parere attraverso la conferenza dei servizi. Se un progetto viene autorizzato, il comune deve adeguare il proprio piano regolatore. È chiaro che la Regione tiene ben conto della volontà dei cittadini e delle amministrazioni comunali su cui ricadono i progetti. È nostro dovere ascoltare tutti nel massimo rispetto dell’ambiente e delle scelte degli enti. Quello che noi faremo come Regione, sarà assegnare criteri chiari per gli insediamenti di fotovoltaico su terreni agricoli e meno, sui quali i professionisti e le aziende possano muoversi nel massimo rispetto per l’ambiente. Ogni caso ha una sua storia e una sua complessità, bisogna fare delle valutazioni di impatto ambientale attente e precise”.

Il dibattito si sposta dicevamo in Regione e non si riduce certamente solo al caso di San Giorgio di Nogaro, infatti oggi i consiglieri regionali del Pd, Shaurli e Santoro, hanno tenuto una conferenza stampa sul tema fotovoltaici. Tosolini, dal canto suo, assicura che nella maggioranza regionale sono diversi i ragionamenti in corso.

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