RipuliAMOci Challenge: Valentina Martinis, il piccolo gesto di ognuno fa la differenza per le nostre comunità

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Valentina Martinis

RipuliAMOci challege è il nome del progetto di Valentina Martinis, maestra di sostegno dell’infanzia con alle spalle una significativa esperienza di marketing e mamma di due bimbi di 6 e 8 anni, ispirato a sensibilizzare sull’importanza del piccolo gesto individuale per contribuire a risolvere il grande problema dell’inquinamento e sentirsi parte attiva della comunità. Lo stile di vita proposto dal progetto di Valentina si sta espandendo a macchia d’olio in tutta la Regione e non solo. Il progetto è diventato realtà attraverso il Gruppo Facebook ripuliAMOci challenge che in poco tempo ha superato i 5mila iscritti e che ha interessato anche diverse amministrazioni comunali ed enti gestori del ciclo integrato di rifiuti del territorio, e si prefigge l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre crescente di persone anche oltre il confine del Friuli Venezia Giulia.

Valentina, come nasce RipuliAMOci challenge?

La pandemia ha giocato un ruolo importante perché mi ha costretto a un cambio di vita, non solo lavorativo, ma a rallentare i ritmi così da riscoprire il piacere di stare all’aria aperta e l’importanza che riveste l’ambiente per il nostro benessere e armonia. Ho preso coscienza sulla quantità esagerata di rifiuti gettati a terra che, quasi automaticamente, ho iniziato a raccogliere. Può sembrare in prima battuta un gesto semplice e scontato, ma se esteso a centinaia, se non migliaia di persone, può rappresentare una svolta importante per tutte le nostre comunità. L’idea di creare il gruppo Facebook ripuliAMOci challenge è arrivata in maniera spontanea e un po’ per scommessa. Dopo qualche settimana di raccolta personale ho fatto un passo in più e ho pensato di sensibilizzare spiegando che se raccogliamo tutti, anche poco al giorno, potremmo fare la differenza. Forse piano piano questo messaggio potrebbe iniziare a diffondersi e forse aumenterebbero le persone disposte a fare raccolta.

Ti aspettavi una partecipazione e un seguito così importanti del Gruppo FB?

Non mi aspettavo un simile risultato e soprattutto in così pochi mesi. Questo dimostra che le persone sono molto più consapevoli e pronte a dare il proprio contributo a vantaggio dell’ambiente di quanto si possa immaginare. Il gruppo è pieno di persone attive: la maggior parte degli iscritti sono donne, anche se sono gli uomini i più attivi a postare, mentre l’età varia dai 18 ai 65 anni e anche oltre, con picchi di 30enni e 50enni.

Per molti RipuliAMOci challenge è diventato uno stile di vita…

Si è parte attiva di un progetto per la propria comunità e non solo, si diventa interpreti di uno stile di vita anche quando si è in vacanza per esempio. La raccolta individuale è molto semplice e spontanea. Basta portare con sé un paio di guanti e una borsetta e tirarli fuori nel momento opportuno. Se invece l’obiettivo è ripulire una zona specifica che magari, quando si era di passaggio, si è vista particolarmente sporca allora si raccomanda di prepararsi con dei sacchi un pochino più capienti e un paio di pinze raccoglirifiuti in modo da poter differenziare direttamente ciò che si raccoglie e non dover in nessun momento maneggiare i rifiuti. È buona norma, soprattutto in un momento come questo, cercare di non venire mai in contatto con ciò che altri abbandonano. Se si trova un rifiuto pericoloso è necessario segnalarlo direttamente all’ufficio tecnico comunale, senza ovviamente toccarlo.

Come sta mutando il tuo progetto visto il seguito così importante?

Oltre alle naturali collaborazioni con altri Gruppi Facebook che pongono al centro per esempio la camminata all’aria aperta, c’è stato un significativo interesse verso questo progetto anche da parte di diverse istituzioni pubbliche ed enti. Soprattutto le amministrazioni comunali cercano aiuto per sensibilizzare e organizzare la giornata ecologica anche se la vera sfida è estendere la collaborazione oltre all’episodio circoscritto, ma tutto l’anno. Si crea una sinergia fra chi raccoglie, le pubbliche amministrazioni interessate e i gestori del ciclo integrato dei rifiuti come Net o A&T2000 attivi sul nostro territorio. Siamo partiti da Remanzacco, successivamente Pradamano e Godia e prossimamente Campoformido, Faedis, San Daniele del Friuli, Pasian di Prato. Stiamo inoltre gettando le basi per delle collaborazioni a lungo respiro che ci consentano di affiancarci alle pubbliche amministrazioni supportandole in quella che è la sensibilizzazione del singolo. Al momento abbiamo organizzato 3 eventi e, appena sarà possibile, proseguiremo con gli altri in programma.

Puoi quantificare quanto raccogliete durante un’iniziativa?

Raccogliamo anche un centinaio di borse. Un dato certamente allarmante.

Da maestra, quanto è importante educare i più giovani?

Da maestra e soprattutto da mamma ritengo fondamentale l’educazione dei nostri bambini riguardo queste tematiche che devono essere affrontate e spiegate fin da piccoli. L’educazione è alla base di un futuro migliore ed è proprio per questo che, fin da subito, ho coinvolto nelle uscite i miei bimbi che sono diventati i followers numero uno del progetto. I bambini sono il futuro ed è per questo che con orgoglio dico che nel gruppo ci sono molte mamme e famiglie che stanno coinvolgendo in primis i figli. Un bambino che raccoglie diventerà un adolescente che non sporcherà, perché la raccolta è all’opposto dell’abbandono. Sto valutando di creare, con la collaborazione delle mie colleghe ma anche delle aziende competenti, del materiale informativo da poter sfruttare negli istituti scolastici, anche se, come dico sempre, l’azione e il buon esempio valgono più di mille parole quindi, ciò che conta, è coinvolgere i bambini in maniera attiva nell’attività di raccolta.

Noi di bassaparola.it abbiamo aderito con entusiasmo al progetto di Valentina, perchè il piccolo gesto di ognuno fa la differenza per le nostre comunità. Se anche a te piace l’iniziativa iscriviti al Gruppo FB ripuliAMOci challenge! 

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