In una PMI, il piano di marketing digitale servirà a condividere con l’Amministratore Delegato ed il resto dell’azienda, quali sono gli obiettivi da raggiungere e le risorse necessarie. Invece in una micro-impresa il piano di marketing digitale aiuterà l’imprenditore ad avere una strategia di approccio al mercato, ai prodotti ed ai consumatori che sia uniforme, chiara e pronta all’uso.
Per approcciarsi al marketing digitale esistono delle teorie che resistono nel tempo come quella legata al ciclo di vita del prodotto.
Fu introdotto per la prima volta nel lontano 1965 da Theodore Levitt in un articolo pubblicato dalla Harvard Business Review (HBR). Secondo la teoria per il prodotto si identificano 4 fasi: l’introduzione, la crescita, la maturità e il declino, in ognuna delle quali il marketing deve attuare una diversa strategia o un diverso posizionamento del prodotto.
Il modello è stato oggetto di diverse revisioni, tra cui quella effettuata da Chester Wasson che ha creato diverse possibili variazioni in base alla risposta del mercato al modello. Tra cui: la condizione per cui un prodotto viene continuamente reinventato nel mercato e gode di una seconda vita, il fuoco di paglia, quando ci sono buone vendite in un primo momento, ma non continuative nel tempo e il fiasco, quando un prodotto non raggiunge il numero di vendite sperate.
La prima fase del ciclo di vita del prodotto è l’introduzione ed è caratterizzata dallo sviluppo del prodotto e dalla sua iniziazione nel mercato. E’ la più difficile per i costi di spesa, ricerca e sviluppo. Solo i clienti più attratti dall’innovazione o dalla novità compreranno. Considerando tutti questi aspetti, uno degli obiettivi del marketing è quello di far rimanere il business il meno possibile in questa fase.
La seconda fase è quella della crescita, che inizia quando la curva di vendita sale e idealmente raggiunge il punto di pareggio. In questa fase i costi unitari iniziano a scendere e i profitti a salire, ma si caratterizza anche per l’arrivo della concorrenza. Solitamente in questo momento vengono aperti nuovi canali di distribuzione ed effettuate alleanze strategiche o acquisizioni da parte dell’azienda. Dal punto di vista del marketing l’obiettivo è consolidare il posizionamento del prodotto.
La terza fase è quella della maturità. In questa fase il prodotto è conosciuto dai clienti e genera buoni e stabili profitti. La concorrenza è alta e solitamente vengono introdotti beni, funzioni o servizi complementari per differenziare maggiormente il prodotto o servizio dai competitor. Ed è infatti proprio su questa strategia di differenziazione che dovrebbe basarsi la nostra strategia di marketing.
La quarta fase è quella del declino, che inizia quando le vendite iniziano a calare. L’azienda si trova quindi di fronte a due scelte di marketing: eliminare il prodotto o rilanciarlo.