I Loot box nei giochi online e il loro effetto sui consumatori, in particolare sui giovani

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La Commissione IMCO del Parlamento europeo ha presentato lo studio realizzato per indagare le connessioni tra loot box nei videogiochi e rischio di gioco d’azzardo. A presentare lo studio, pubblicato a luglio, è stata la dott.ssa Annet Harms. Le loot box sono al centro di diversi dibattiti anche accesi, non solo in Europa, tanto da essere considerate da alcuni delle vere e proprie “porte” per il gioco d’azzardo, mentre per altri sono semplicemente degli strumenti online del tutto innocui. Una causa legale class action è stata intentata contro EA Games in Canada, con i querelanti che sostengono di come le loot box vengano vendute in cambio di contanti traendo così un profitto da un’attività che di fatto è assimilabile al gioco d’azzardo.

Ma cosa sono le loot box? Si tratta di funzionalità dei videogiochi, delle “scatole misteriose” che contengono oggetti casuali, tanto che i giocatori spesso non sanno cosa troveranno prima di aprirli. Sono elementi dei videogiochi a cui si ha accesso tramite il gioco e che occasionalmente vengono pagati con denaro vero. L’accesso avviene tramite il gioco, l’attesa, una pubblicità da guardare oppure tramite il denaro che accorcia i tempi o che permette un accesso ripetuto. L’opzione del pagamento genera un enorme fatturato all’industria ed è l’elemento incriminato che collega le loot box al gioco d’azzardo. Le questioni chiave riguarda le scatole di bottino in cui la ricompensa può essere convertita in denaro del mondo reale. Sebbene ciò non sia possibile per la maggior parte dei tipi di loot box, esistono mercati grigi su piattaforme di terze parti in cui vengono scambiati oggetti virtuali.

Ci sono diversi ambiti di preoccupazioni. Esistono ricerche limitate sugli effetti comportamentali delle loot box, che necessitano ulteriori approfondimenti per fornire risposte veramente esaustive. Vari esperti sono d’accordo sul fatto che non tutti le loot box comportano rischi, ma possono essere accompagnate da game design che potrebbero invece avere effetti psicologici e conseguenze finanziarie negative. Alcuni giochi assomiglierebbero a modelli che creano dipendenza, simili alle slot machine. Offerta e prezzi potrebbero causare spese indesiderate o incontrollate. Anche se molti giochi con loot box non sono specificamente rivolti ai bambini, nessuno esclude che proprio i più piccoli possano giocarci e pagare, e potrebbero essere potenzialmente più vulnerabili rispetto agli adulti. Questo perché i bambini hanno una ridotta capacità di autocontrollo e maggiori difficoltà di comprensione e di valutazione. Il 76% dei bambini di età compresa fra i 6 e i 15 anni in Europa gioca con i video games e il 36% spende denaro. Uno dei maggiori problemi è che i genitori spesso non sono consapevoli di quanto spendano i loro figli.

L’Ue ha poteri legislativi limitati nel campo del gioco d’azzardo che invece ricadono in capo agli Stati. Ad eccezione di Belgio, Paesi Bassi e Slovacchia, nessuno Stato membro dell’UE ha adottato una serie di misure per gestire le loot box. Altri paesi hanno intrapreso azioni meno invasive come la sensibilizzazione e lo sviluppo di linee guida per genitori e giocatori. Il divieto delle loot box ai sensi della regolamentazione sul gioco d’azzardo, come in Belgio e nei Paesi Bassi, ha un impatto importante sul mercato unico dei videogiochi. Negli Stati membri in cui le loot box sono vietate, gli editori di videogiochi non possono commercializzare gli stessi giochi degli altri Stati membri e i giocatori non possono acquistare e giocare agli stessi giochi. Poiché come detto la legislazione sul gioco d’azzardo è di competenza degli Stati membri dell’UE, tutti gli Stati dovrebbero sviluppare un approccio comune per evitare che il mercato dei videogiochi dell’UE diventi frammentato.

Le loot box sono comunque un esempio di problemi più generali legati alla progettazione di giochi problematici e ai metodi di monetizzazione in-game che possono apparire nei videogiochi indipendentemente dalla presenza delle loot box. Concentrarsi sulla regolamentazione delle loot box comporta il rischio che sarà sostituito da altri progetti di giochi e metodi di monetizzazione. Dal dibattito della Commissione si comprende l’importanza di analizzare la questione oltre gli aspetti del gioco d’azzardo e di affrontare il tema delle loot box da una più ampia prospettiva di protezione del consumatore. In passato sono state realizzate campagne di sensibilizzazione e strumenti per il controllo dei giocatori e dei genitori per aiutare a gestire comportamenti indesiderati come la spesa e il tempo eccessivo davanti allo schermo. Approcci volti a proteggere i consumatori già utilizzati per esempio con il tabacco. È corretto sottolineare come diversi editori di giochi si stanno allontanando dai loot box per un uso di sistemi che non si basano su ricompense casuali.