I pony games di Jacques Cavè a Grado

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La Convenzione sui diritti dell’infanzia all’articolo 31 afferma: “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica…”, Le Nazioni Unite riconoscono che lo sport è un elemento  fondamentale per il sano sviluppo dei bambini. Sperimentare tattiche attraverso il gioco, assumersi responsabilità e correggere i propri errori o quelli dei propri compagni, sono tutti insegnamenti propri dello sport e del gioco. Sul sito italiano dell’UNICEF si legge:

● Lo sport fa bene, e non solo al fisico…

● L’attivitàfisica regolare apporta innumerevoli benefici al corpo e alla mente:

● irrobustisce il fisico e ne previene le malattie

● sviluppa e aiuta a mantenere sano l’apparato osseo

● aiuta a controllare il peso corporeo

● aiuta a ridurre il grasso e la pressione sanguigna

● riduce lo stress, l’ansia, la depressione e la sensazione di solitudine

● prepara i bambini all’apprendimento futuro

● migliora il rendimento scolastico

aiuta a controllare vari rischi comportamentali, come l’uso di tabacco, droghe o di altre sostanze, le abitudini alimentari scorrette, il ricorso alla violenza. Attraverso lo sport, il divertimento e il gioco i bambini e gli adolescenti imparano alcuni dei valori più importanti della vita.

Giovedì 6 dicembre a Grado e più precisamente a Fossalon, ospite presso il Pony Club San Lorenzo, era presente Jacques Cavè, esperto internazionale francese molto famoso nell’ambito dell’equitazione, il quale si è dedicato, non solo al consueto stage con bambini e genitori, ma ha anche incontrato insegnanti ed autorità locali raccontando i benefici di uno sport che tende a formare leader: i pony games.

Concentrazione e autonomia sono due dei benefici che si possono ottenere con un buon allenamento, proposto in modo giocoso anche con il supporto dai genitori, i quali devono essere concordi sul lavoro del tecnico ludico durante le lezioni. Autogestirsi, gestendo al contempo un altro animale, è uno degli allenamenti migliori per bambini ed adolescenti.

Jacques Cavè infatti ha creato il sistema ludico odierno su cui si basa questa disciplina. Grazie alla sua nuova metodologia e all’uso di piccoli pony è riuscito perfino ad abbassare l’età della messa in sella dei cavalieri. Esistono due modi di approcciare all’equitazione completamente differenti: prepararli tecnicamente o caratterialmente.

Cavè ha iniziato la sua attività di istruttore in Francia nel 1979, dopo aver conseguito l’abilitazione studiando nell’unica scuola ufficialmente riconosciuta: Le Haras du Pin. Racconta che all’inizio della sua attività di cavaliere aveva il terrore dell’animale e della sua gestione, ha comunque praticato le 3 discipline olimpiche. Questa esperienza lo ha guidato nella creazione di un sistema alternativo all’insegnamento tradizionale militare. Divenuto istruttore di 3° livello ha avviato per la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) il settore ludico/addestrativo. Grazie alla sue competenze pedagogiche, ad una nuova metodologia e all’uso di piccoli pony è riuscito perfino ad abbassare l’età della messa in sella dei cavalieri.

Il metodo di insegnamento proposto da Jacques nel Pony Games è di tipo verticale, dove la relazione principale è quella tra bambino e cavallo piuttosto che quella tra bambino ed istruttore. In questo modo l’allievo impara a cavarsela, gestendo in autonomia l’animale. Non è da sottovalutare il fatto che il cavallo è una preda, come tale pauroso e propenso a risparmiare le proprie energie per un’eventuale necessità di fuga. Ci vuole un fermo carattere per fargli fare gli esercizi richiesti, quando si riesce ad imporre sull’animale, l’allievo si inorgoglisce guadagnando in autostima e consapevolezza. La scelta del tipo di equino è parte dell’equazione, il pony è più basso e quindi più sicuro per il bambino, ma al contempo meno disciplinato e più “giocherellone” del cavallo classico. I bambini lavorano senza nemmeno accorgersene. L’utilizzo di materiali e giochi è fondamentale per rendere tutto più giocoso.

Vi lasciamo alla visione di questa particolare intervista per capirne un pochino di più: clicca QUI