Delitto di Nadia, chiesta la riduzione della condanna

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E’ stata depositata l’istanza al tribunale dell’appello di Trieste dall’avvocato di Francesco Mazzega. L’udienza sarà fissata nelle prossime settimane e potrebbe tenersi già in primavera. Il tentativo è quello di una riduzione importante della pena attraverso sia il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, sia dell’esclusione dell’aggravante del motivo abietto e futile. La sentenza di condanna era di 30 anni di reclusione e risale allo scorso 11 luglio.

Il 31 luglio del 2017 Mazzega, allora 35enne, aveva soffocato la 21enne Nadia. Secondo il gup, era stato l’ ”incontrollato desiderio di possesso”, unitamente alla punizione per l’offesa subita a rappresentare un motivo “così insulso e sproporzionato” da integrare la circostanza aggravante.

La difesa invece definiva il “delitto passionale” e ha insistito sul riconoscimento delle attenuanti generiche, evidenziando il comportamento processuale collaborativo del Mazzega.

La famiglia di Nadia confida che in secondo grado venga confermata la sentenza emessa a Udine.

FONTE: Il Messaggero Veneto