Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Food Chemistry, i funghi proteggerebbero dalle malattie legate all’invecchiamento: dal cancro alle patologie cardiovascolari all’Alzheimer. Il
merito è degli antiossidanti di cui sono ricchi. Soprattutto del glutatione. Si tratta di una
proteina prodotta dal nostro organismo e che normalmente è contenuta in tutte le cellule. Ma i processi digestivi e l’avanzare dell’età ne riducono la presenza, esponendoci all’attacco
dei radicali liberi e quindi al danno cellulare.
I funghi, ma anche le brassicacee, come i cavoli, i broccoli e le cime di rapa, ci vengono in
soccorso perché ricchi di glutatione. Soprattutto i porcini, gli champignon e i pleurotis, chiamati anche “funghi medicinali” proprio perché agiscono rinforzando il sistema immunitario.
Meglio comunque, secondo gli esperti, non mangiarli tutti i giorni perché la chitina, un polisaccaride che li riveste, insieme al trialosio e alla mannite li rendono poco digeribili, inoltre quelli non coltivati, come i porcini, sono molto spugnosi e tendono ad assorbire le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera. Il consiglio, quindi, è di consumare questi prodotti una o due volte alla settimana.