TAROCCHI DI MARSILIA: la legge delle dfferenze

1537

Questa norma stabilisce la necessità di individuare le differenze tra due elementi analoghi. Focalizziamo l’attenzione sulle due aquile, dell’imperatrice e dell’imperatore, che per quanto simili, sono caratterizzate comunque da diversità.

Innanzitutto, un’aquila guarda a destra e l’altra a sinistra; una è femmina (perché ha un uovo) e l’altra, essendone priva, è maschio. Una, posta nella parte sinistra della carta, ha le ali rivolte verso l’alto ed è sospesa in cielo, toccata da una mano. L’altra, posizionata nella parte destra, ha le ali puntate verso il basso, poggia per terra ed è sfiorata da un piede.

Il diverso orientamento delle ali e la posizione rispetto al suolo suggeriscono un’opposizione terrestre-celeste. Altrettanto, la testa girata a sinistra indica il passato, a destra il futuro. Poiché uno dei due animali è femmina, mentre l’altro è maschio, si trova l’idea di coppia di aquile, proprio come nel caso dei due protagonisti imperiali che, tra l’altro, risultano collegati ad un principio animale di sesso opposto e complementare al proprio.

All’interno della coppia l’aquila indica la parte terrestre e l’essere umano indica la parte celeste. Questa Regola, non facile da decifrare ma sempre presente, non solo è associata al Dualismo degli Arcani ma trova esplicite correlazioni anche in altre scienze esoteriche. Quando i due simboli o i due concetti hanno qualcosa in comune, esiste una differenza che obbedisce al principio dualista.

E’ necessario sempre cercare se c’è un vero e proprio contrasto tra due carte o due elementi analizzati. Queste differenze sono utilizzate anche nella lettura pratica dei Tarocchi.