Bordin (Lega), polizza a tutela dei danni causati dai richiedenti asilo

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“Imporre ai soggetti che ricevono contributi pubblici per gestire l’accoglienza, di munirsi di adeguata polizza assicurativa per garantire un equo indennizzo in favore di operatori o di terzi che abbiano subito danni ad opera dei loro ospiti, richiedenti asilo o minori stranieri non accompagnati”. A dichiararlo è il consigliere regionale della Lega, Mauro Bordin, che ha reso noto di aver presentato una mozione con il sostegno di tutto il gruppo consiliare della Lega sul tema, per chiedere alla Giunta Regionale di farsi parte attiva nei confronti del Governo Nazionale.

“Recenti fatti di cronaca locale, che hanno ricevuto ampio rilievo mediatico e diffusa disapprovazione –spiega Bordin- hanno portato all’attenzione un problema concreto e reale: a memoria mai è capitato che le vittime di reati commessi da richiedenti asilo o da minori non accompagnati siano state concretamente risarcite. Se a commettere reati contro cose o persone è chi chiede protezione nel nostro Paese, una particolare attenzione va posta, oltre che nel perseguire i colpevoli, anche nel risarcimento dei danni subiti dalle vittime, che, molto spesso, oltre all’ingiustizia subita, subiscono anche la beffa di non venire risarcite, a causa della condizione di indigenza dei loro aggressori”.

“L’ingiustizia subita viene ulteriormente aggravata –continua il capogruppo della Lega- dal fatto che la responsabilità risarcitoria diretta, in riparazione dei danni subiti, non trova, nella quasi totalità dei casi, alcuna risposta ordinamentale. Oltre a vitto e alloggio, infatti, i gestori delle strutture di accoglienza dovrebbero fornire servizi di mediazione linguistica e culturale, che non possono non ricomprendere, oltre alla conoscenza della lingua, anche quel complesso di diritti e di doveri patrimonio di questo Stato e della cultura, anche giuridica, che ci identifica e alla quale apparteniamo, principi che, nella loro osservanza, costituiscono presupposto ineludibile per un reale  e  concreto percorso di  progressivo inserimento sociale”.

“Pertanto, in un’ottica di tutela generale e di sistema, e di solidarietà –conclude Bordin- appare congruo prevedere che essi, per ricevere pubblici contributi, forniscano adeguata copertura assicurativa, atta a garantire i soggetti danneggiati ed offesi da condotte aggressive e violente recate dai loro ospiti, tanto in danno della sfera personale, quanto di quella patrimoniale”.