Pubblichiamo di seguito la lettera che un papa’ di Cervignano ha inviato al Sindaco di Cervignano via pec, in merito all’allerta creatasi dopo i due casi di febbre del Nilo a Latisana e a Fiumicello.
Signor Sindaco,
sono Andrea Pastore, residente a Cervignano del Friuli e padre di una bambina di 5 anni che nel 2014 ha contratto una meningo-encefalite di cui ancora oggi porta i segni.
Ho appreso dagli organi di stampa che a Fiumicello e Latisana si sono verificati casi di encefalite da virus West Nile.
Nella considerazione del fatto che la bambina, insieme agli altri due fratelli, riprenderà a breve l’anno scolastico mi domandavo quali siano i provvedimenti che codesta amministrazione comunale e la S.V. intende prendere per salvaguardare la salute dei bambini e la salute pubblica in aderenza a quanto previsto dalla direttiva Seveso, dal decreto legge 299/99 e dalla legge 833/78, considerando anche che la bambina non sopravviverebbe ad un altro episodio encefalico.
Le scuole materne di Cervignano, sia pubbliche che private, lo dico per esperienza diretta, dal punto di vista della cura del verde e della disinfestazione sono assolutamente non all’altezza degli standard richiesti anche dal documento di Ottawa del 1986 (OMS), per evitare problemi come quelli di cui all’oggetto, lo scorso anno scolastico ad esempio si è provveduto ad azioni concrete di disinfestazione e bonifica del verde presso la scuola materna di Strassoldo solo dopo diversi casi di puntura di zecche, peraltro altra fonte di encefaliti.
Non saranno certo l’invito al buonsenso della popolazione sulla carta stampata o le pastiglie antilarve che riusciranno a risolvere il problema o a prevenire ulteriori casi di contagio, bensì una azione massiccia di disinfestazione, di sfalcio dell’erba e di cura del verde pubblico.
In attesa di un cortese e sollecito cenno di riscontro nel merito delle azioni concrete che verranno attuate, al netto delle richieste di collaborazione ai cittadini, si porgono distinti saluti.
Andrea Pastore