I Tarocchi (Tarot) sono un insieme di figure, 22 e 56 carte, definite rispettivamente Arcani Maggiori e Arcani Minori.
Nel corso dei secoli, il contenuto grafico del Tarot si è gradatamente disperso ed i simboli hanno dato vita a tanti giochi, spesso anche lontani dalla fonte originaria. Il Filo d’Oro della conoscenza è stato preservato grazie ad una confraternita. Il mazzo settecentesco del cartaio francese Nicolas Conver è da considerarsi il custode della conoscenza simbolica.
E’ stato necessario un restauro del gioco stampato nel 1760, svolto dal dott. Carlo Bozzelli, in collaborazione con vari esperti del settore. Lo studio comparativo di vari mazzi del Tarot de Marseille di Conver stampati in epoche diverse, ha reso possibile recuperare l’antico gioco, restituendogli la sua essenza.
Questo mazzo si differenzia da tutti i giochi di tarocchi perchè connotato dalla presenza di un insieme di migliaia di Codici creati dalla combinazione dei simboli, dei colori e dei nomi-numeri delle carte.
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Da ciò, nasce un uso del Tarot basato su un criterio oggettivo e comprovabile, cioè un sistema di lettura rigoroso e preciso: il Metodo Tradizionale.
Il Tarot, nella veste grafica presentata nel mazzo di Nicolas Conver del 1760, è originario del I secolo d.C. ed è stato rielaborato, nelle terre provenzali appunto, da Santa Maria Maddalena e da un gruppo d’Iniziati gnostici suoi discepoli. Nei secoli successivi, le rappresentazioni di questo primo modello originario sono state custodite e tramandate da un ordine monastico, i cassiniti, fondato dal monaco Giovanni Cassiano.
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