Don Sinuhe Marotta, parroco del Duomo, è pronto per Cervignano e saluta con un intervento sul settimanale diocesano Voce Isontina che riempie una pagina del Messaggero Veneto di Gorizia e una pagina del Piccolo. Ma andiamo per ordine.
L’attacco è al centrodestra: “Chi semina vento raccoglie tempesta” il titolo dell’intervento. Il riferimento sono le assegnazioni degli alloggi Ater e l’attacco è per gli amministratori del centrodestra –un po’ tutti- che avevano puntato il dito contro l’elevato numero di stranieri destinatari dell’ultima consegna di case popolari a Campagnuzza.
“Scandalizzarsi –scrive Marotta in uno dei passaggi- è affermazione davvero eccessiva. Denuncia una cultura politica assolutamente povera per chi è portatore di responsabilità di governo della cosa pubblica. Ci sono famiglie che hanno diritto, ma molte tra loro parlano altre lingue e appartengono ad altre culture? Bene si attivino quanto prima dei processi pratici di integrazione e convivenza pacifica fra tutti, che ne abbiamo sempre più bisogno” E ancora “…un territorio che ha bisogno di far crescere la natalità, non di creare ostacoli a chi i figli li ha, di creare posti di lavoro per i giovani, di attrarre persone per rianimare il commercio, di pensare a quale ruolo vuole assumere nel futuro il nostro territorio, ridotti come siamo a piccolo vaso di coccio fra vasi di ferro”.
“Non è un po’ miope, se non autolesionistico -continua il parroco- prendersela con chi riempie le nostre classi scolastiche e consente di tenere aperte le scuole, con chi riempie le nostre piazze, i nostri ricreatori, i nostri quartieri”
Ma anche: “Se davvero il problema fossero gli stranieri, perché non ci opponiamo agli stranieri che entrano a Gorizia con Gusti di Frontiera occupando spazi per gli italiani?…
A Cervignano, dopo l’addio alla politica che conta di Mauro Travanut per sopraggiunto limite di mandati e la sconfitta alla regionali di Pietro Paviotti, con una classe politica di centrosinistra al governo del paese da trent’anni sempre più debole, si guarda certamente con interesse all’arrivo del nuovo parroco.