“Ordo ab Chao. Dal terremoto del consiglio comunale di lunedì 31 luglio alla tranquillità, quasi ordinata, della settimana di Ferragosto” Commenta con un sorriso l’ultimo squarcio di mandato prima di Ferragosto, il consigliere comunale della Lega di Martignacco Marco Roiatti.
Roiatti è alla sua prima esperienza tra i banchi del consiglio comunale, ma non crede affatto che all’opposizione debba essere riservato il ruolo di tappezzeria, tanto meno a Martignacco.
“Dopo il consiglio comunale cilecca, come bonariamente mi piace chiamarlo, una settimana più tardi si è svolto il consiglio comunale con l’approvazione dei 12 punti all’ordine del giorno tra i quali variazione e assestamento”.
“E’ stato soprattutto intorno alle 22 “racconta l’esponente della Lega “che ho capito come di cortocircuiti, almeno quella sera, non ci sarebbero stati: Ubi maior minor cessat, come si dice. Battute a parte, ribadisco come il primo consiglio comunale di una certa importanza ha partorito il classico topolino. L’amministrazione continua con i progetti già attivati, magari intestandosi la paternità. Quando, solo qualche mese fa chi di loro era in opposizione, apostrofava i provvedimenti della giunta Zanor come il minimo sindacale. I servizi attivati dalla vecchia amministrazione sono stati alla fine mantenuti”.
“La linea NO UTI della precedente amministrazione, inoltre ha permesso di incamerare importanti risorse economiche. Non mi pare di aver sentito qualche grazie. Alcuni esponenti di spicco di questa giunta votarono allora a favore dell’ingresso in UTI e ora, non solo raccolgono il merito di una battaglia fortemente condotta da altri, ma quasi quasi gli piacerebbe schierarsi con chi governa, non fosse per una ben nota eterogeneità politica. Con un milione e duecento mila euro dato ai comuni cosiddetti liberi, sarà possibile –conclude il leghista- fare lavori già pianificati nel piano triennale delle opere dalla precedente amministrazione e utilizzare l’avanzo di bilancio per le spese di progettazione”.