Le radici dello sciamanesimo affondano nell’antica religione animista, secondo cui tutto possiede un’anima. Dagli esseri umani alle piante, fino agli agenti atmosferici. Lo sciamano è un intermediario tra il mondo terreno e il mondo ultraterreno, capace di utilizzare i poteri degli spiriti della natura. La capanna sudatoria, la tensegrità, il temazcalli sono solo alcuni dei riti degli sciamani.
Nello sciamanesimo tradizionale gli sciamani sono prevalentemente uomini. In Estremo Oriente e nel Sudest Asiatico, tra le società contadine esistono anche sciamani donne”. I ruoli e le prerogative degli sciamani uomini e degli sciamani donne restano profondamente differenti. Allo sciamano di sesso maschile sarebbero consentiti più lunghi viaggi spirituali nel mondo ultraterreno e capacità curative e taumaturgiche, mentre le sciamane si occuperebbero per lo più mansioni curative con piante medicinali e dell’erboristeria.
Le sciamane entrano in contatto con l’universo tramite il corpo e l’intuizione. In origine lo sciamanesimo femminile era collegato al ciclo mestruale e al ciclo lunare, cosi che il corpo femminile scandiva quindi il passare del tempo e le fasi lunari. La donna sciamana si fonde con la natura e con l’universo.
Fanno comunque eccezione alcune tribù del Messico e del Cile, dove le donne sciamane hanno gli stessi poteri degli uomini, seguono lo stesso periodo per apprendere i riti. Alla fine prevale la collaborazione in cui per tradizione, gli uomini sono guaritori e le donne artiste.