Sono spariti i 300 chili di esplosivo del siluro della Seconda Guerra Mondiale trovato nei giorni scorsi di fronte a riva Brioni. A darne notizia Il Piccolo di oggi.
Il tritolo era stato trasportato dai sommozzatori dello Sdai –Servizio Difesa anti mezzi insidiosi- della Marina Militare di Ancona a circa quattro miglia a largo di Grado. L’esplosivo era stato posizionato all’interno di un barile calato a 12 metri di profondità nella zona stabilita per lo sbrinamento.
Dopo prolungate ricerche, dell’esplosivo nessuna traccia. Sparito. Ieri a dare supporto alle ricerche anche un peschereccio con la rete a strascico, ma nonostante l’impiego anche dell’Ogs di Trieste per cercare eventuali oggetti presenti sul fondo, il mistero resta. Stando sempre a Il Piccolo, le ricerche nel secondo giorno avrebbero interessato un raggio ancora più ampio.
La nota testata giornalistica avanza l’ipotesi, un po’ avvallata da tutti, che l’esplosivo possa essere stato spostato inavvertitamente da un peschereccio attrezzato per la pesca a strascico. C’è però da aggiungere che questo è il periodo di fermo pesca a strascico e quindi, almeno in teoria, non avrebbero dovuto esserci pescherecci in zona, salvo restante l’ipotesi di pesca abusiva.