San Giorgio più povera. A dirlo i dati del Centro di Ascolto Caritas pubblicati oggi su il Messaggero Veneto in un articolo a firma di Francesca Artico.
Dall’inizio dell’anno sono state 150 le richieste di aiuto in sei mesi (200 in tutto il 2017), metà di cittadini italiani. Le problematiche sono varie: mancanza di lavoro, reddito insufficiente, indebitamento e quindi l’impossibilità di pagare bollette, mutui e quant’altro. Per alcuni più sfortunati si aggiungono anche i problemi di salute.
A seguire il Centro di Ascolto Caritas e’ Bruna Cargnelutti assieme a una ventina di Volontari. Mensilmente sono preparate una 60ina di borse alimenti e sono 15 le famiglie aiutate con figli a carico attraverso la distribuzione di alimenti in scadenza ritirati dal Despar di San Giorgio e da quello di Carlino. Non mancano anche gli interventi di pagamento di bollette e affitti grazie alle offerte.
Tra le povertà anche padri separati.