RUDA. L’orologio del ‘700 ritorna a scandire il tempo

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Da diversi mesi sono iniziati i lavori di restauro della torre campanaria della chiesa di San Tommaso Apostolo a Perteole assegnati alla ditta Colossetti del luogo. 

Il parroco don Facchinetti ha dovuto provvedere allo sgombero in vista dei lavori anche dell’orologio meccanico sostituito negli anni Settanta dello scorso secolo con uno elettrico. Era stato costruito nel 1750, in Carnia a Pesariis, dalla ditta dei Fratelli Solari e  quindi installato nella torre campanaria. Oggi Il Messaggero Veneto dedica un ampio spazio all’argomento in un articolo a firma di Elisa Michellut. 

In ordine di tempo fu il sacrestano Rubens Comuzzi l’ultimo incaricato a caricare l’orologio. Allora si decise di lasciarlo dov’era perché era troppo ingombrante per poter essere calato dal ripiano. Finalmente, visto I lavori di restauro, si e’ deciso di farlo smontare dal tecnico Giovanni Perissin, già capo reparto in un’importante ditta del settore, e da Carlo Milocco, un restauratore del legno. L’orologio aveva subito il passare del tempo e il suo destino sembrava segnato. Tuttavia Peressin ritenne di non arrendersi e decise di procedere al restauro dell’orologio a sue spese insieme a Carlo Milocco e a Luigino Milocco. Il restauro iniziato il 19 ottobre del 2016, si e’ concluso nell’Ottava di Pasqua di quest’anno.

L’orologio si trova nell’androne della canonica e segna ancora con precisione il tempo.