CERVIGNANO-SAN GIORGIO-TORVISCOSA. Ultimatum per gli allacciamenti: Savino pronto a inviare le ordinanze

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Piu’ di quattrocento utenti non hanno risposto e nessuno ha fatto istanza di contributo per gli allacciamenti. Oggi su il Messaggero Veneto in un articolo a firma di Elisa Michellut, ritorna alla ribalta il caso degli allacciamenti nei comuni di Cervignano, San Giorgio e Torviscosa. Gianluigi Savino, sindaco di Cervignano, si dice pronto a mandare le ordinanze alle famiglie affinché si allaccino alla rete fognaria.Ma Leggiamo i dati –per cui ringraziamo la disponibilità dei tecnici-. Le lettere arrivate agli interessati nell’arco temporale che va dal 01/09/2015 al 31/07/2016 sono state nei tre comuni: 1.190 di cui 551 a Cervignano, 481 a San Giorgio e 258 a Torviscosa. In un secondo momento il Cafc invio’ anche un certo numero di raccomandate (575 in tutto). Hanno risposto 615 utenti cosi distribuiti: 269 a Cervignano, 233 a San Giorgio e 113 a Torviscosa. Le domande di nulla osta al Cafc sono 43 a Cervignano, 61 a San Giorgio, 17 a Torviscosa (127 in tutto).

Insomma dati alla mano, e la conferma arriva anche da Savino sul Messaggero Veneto di oggi, sono oltre 400 gli utenti in stand by –in parole povere che non hanno fatto nulla-. Savino spiega come l’allacciamento sia obbligatorio e a carico dei cittadini, e che se non lo faranno non resta altro che l’ordinanza sindacale, preceduta dall’avvio di procedimento.

L’altra notizia degna di nota riguarda l’accesso ai contributi per l’allacciamento. Quanti hanno fatto domanda di contributo? Nessuno. Qualcuno potrebbe chiedersi perché.

E infine, non puo’ mancare una nota polemica: sarebbe anche corretto ricordare da parte del Sindaco di Cervignano come –notizia di questi giorni- potrebbe costare un milione alle casse della regione la multa spiccata all’Italia (25 milioni di euro) dalla Corte di Giustizia UE, dopo la procedura d’infrazione per il ritardo nella messa a norma delle reti fognarie. Vi si aggiungerebbero (Il Piccolo di oggi) alcune migliaia di euro che la Regione potrebbe dover versare per i ritardi nei processi di depurazione nell’area di Cervignano. E in questo caso chi pagherebbe? Di chi e’ stata l’inefficienza?

 

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