SAN GIORGIO si stringe alla famiglia di Barbara e Giustina. Il dolore e la rabbia della comunita’

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Immagine da il Messaggero Veneto 

Un urlo tremendo ha fatto uscire in strada gli avventori del bar, i clienti della vicina banca e gli abitanti dell’attiguo condominio che si sono trovati davanti a una scena sconvolgente. Il Messaggero Veneto dedica l’apertura di giornale alla tragedia che ieri, intorno a mezzogiorno, si e’ consumata a San Giorgio di Nogaro: nonna e nipote hanno perso la vita travolte da un mezzo pesante in pieno centro paese. La comunita’ si stringe intorno alla famiglia di Barbara Del Fabbro, 45 anni, mamma di un bimbo di 8 anni, titolare del negozio “Il mondo dei sogni” (un negozio a San Giorgio, gli altri a Grado e a Tarvisio) e della nonna Giustina Zorzet di 95 anni.

Non e’ servita la tempestività dei soccorsi e l’arrivo immediato dell’elisoccorso, per recuperare i corpi e’ dovuta intervenire una gru e alzare il camion. Tante le lacrime ieri nei bar del centro, dove in molti ricordavano Babara e la sua grande voglia di fare. 

Oltre al dolore c’e’ la rabbia, qualcuno dice di una tragedia annunciata. “Adesso basta” sono le parole che riporta il Messaggero Veneto in un articolo di Francesca Artico. E’ la voce di chi vive ogni giorno il disagio del traffico. Soprattutto a Chiarisacco, la frazione piu’ colpita dal traffico pesante e intenso, non si fanno sconti “come sempre ci vuole un morto per arrivare a cercare quelle soluzioni che da tempo chiediamo. Non se ne puo’ piu’”

In un’intervista andata in onda sul tg3 ieri sera, il sindaco Mattiussi ha sottolineato come (clicca QUI): “… Questo incidente non ha niente a che vedere con quello che e’ il blocco del traffico dell’autostrada che oggi era un traffico normale”. Ormai a San Giorgio si definisce questo via vai dei mezzi pesanti in pieno centro “un traffico normale”, rispetto probabilmente alle odissee di quando chiude l’A4 e i camion formano per ore lunghe colonne sulla SS14 sotto le case, senza permettere ai residenti di uscire.  Oggi il paese dice: “Adesso basta”