Il consigliere di minoranza Giuseppe Soranzo ci racconta come le fattura CAFC il cui indirizzo, per un qualsiasi motivo, non corrisponda piu’, siano abbandonate al loro destino. Interessante, nel racconto di Soranzo, il pensiero del Sindaco di Cervignano.
“Le fatture vengono affidate con appalto ad una ditta che si prende l’onere di recapitarle ai vari intestatari.” Spiega Soranzo “Fino qui nulla da eccepire, il problema nasce quando il povero operatore si trova a dover recapitare una fattura CAFC dove l’intestatario ha traslocato, ha chiuso attività, è deceduto, il numero civico non esiste. Cosa accade in questi casi? Personalmente vedo due buste posate sopra le cassette adibite a portalettere, faccio presente al postino che i nomi riportati sulle buste sono di persone che non sono e non hanno mai vissuto in questo condominio. Amareggiato il postino mi risponde di essere ben consapevole di ciò ma che per ordine perentorio è obbligato lasciare la busta comunque all’indirizzo riportato sulla fattura stessa e di non curarsi di verificare il cognome e nome dell’intestatario. Conseguenza di tutto ciò che una grossa percentuale di fatture vanno perdute. Lascio immaginare cosa accadrà poi ai titolari delle stesse.
Sarei curioso di sapere” continua il consigliere “come verrebbero giustificati questi mancati introiti operando in questo modo, magari spalmandoli l’anno successivo sulle bollette di chi ha sempre pagato? Sembra quasi che per il CAFC non esista un ufficio anagrafico comunale per richiedere gli aggiornamenti anagrafici degli utenti. Anche perché al giorno d’oggi con un semplice PDF la cosa è più che fattibile ,senza pensare poi agli aggiornamenti in automatico (forse troppo futuristica la cosa..!?!). Quello che mi amareggia di più” conclude Soranzo “è di sentire il mio sindaco ,ogni volta che parlo del CAFC ,asserire che ‘il CAFC ,caro Pino siamo noi’, ma personalmente non mi sento lusingato di essere partecipe di una società che opera in questi termini.”