Fusione AQUILEIA-TERZO. Tell: “Poco chiari i vantaggi. Usati 150.000 euro per arrivare al referendum”

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Il 29 aprile si votera’ anche per la fusione di Terzo e Aquileia. Cittadini e amministratori sono divisi fra favorevoli e contrari. A Terzo di Aquileia la minoranza e’ decisamente contraria.

“Noi del gruppo di minoranza siamo decisamente contro la fusione” spiega la capogruppo della civica di minoranza Serena Tell” perché , dopo un anno di incontri e confronto, non son ancora ben chiari i vantaggi che la cittadinanza avrà dalla fusione. L’unica cosa che traspare è una economia, per quanto riguarda i bilanci e la struttura amministrativa, ma non è spiegato come verranno migliorati i servizi alla cittadinanza.

Inoltre tutte i progetti proposti dalle due amministrazioni sono convinta si possano realizzare anche senza la fusione, chiedendo contributi regionale ed europei ed attraverso delle collaborazioni tra comuni, non dimentichiamo che è stato creato un organo intermedio amministrativo come l’UTI che sulla carta dovrebbe ottimizzare e programmare i servizi di più comuni, servizi tra l’altro che Terzo ha già in collaborazione con altri comuni limitrofi.

Sintomatico il fatto che l’iter per la fusione sia stato voluto dalle due amministrazioni e non sia partito dalla popolazione, questo si evince dalla pochissima partecipazione alle numerose assemblee organizzate x spiegare la fusione.

Sono molto contraria” conclude Tell “anche allo stanziamento dei 150 mila euro usati dai due comuni per arrivare al referendum, in un periodo storico ed economico non certo florido nel quale si poteva scegliere altri modi per investire un capitale così consistente.”