Sulla campagna elettorale di Francesco Martines, candidato dem all’uninominale di Udine e della bassa occidentale, scoppia la polemica dei 90 pali in bella vista piantati sui bastioni della città stellata targata Unesco. Uno spettacolo piu’ unico che raro ci assicura il capogruppo di minoranza Antonio Di Piazza che ha scritto alla Soprintendenza una lettera di cui il Messaggero Veneto ha ben spiegato il contenuto (clicca QUI). Ma la polemica non si ferma. Effettivamente guardando le immagini sembra difficile far finta di nulla. Qualcuno tratterrà a stento il sorriso dalle parti del Tagliamento, dove, nonostante i selfie –sempre bellissimi- Martines proprio non riesce a far innamorare un elettorato diciamo difficile.
Ma a cosa servono i 90 pali piantati sui bastioni? E’ lo stesso Di Piazza a spiegarlo nella lettera alla Soprintendenza: “I pali che si possono ben vedere nella fotografia sono ricoperti da una pellicola in plastica apposta, con molta probabilità, per proteggerli dagli eventi atmosferici. I pali potrebbero rimanere a dimora sino a giugno, mese della manifestazione dedicata alle carrozze che fu il motivo per cui vennero piantati i pali.”
Potrebbero servire quindi a legare cavalli.
E il sindaco Martines, impegnatissimo in questi giorni a girare con la carrozza –pardon- con il camper per tutti i 42 comuni della Bassa, cosa dice? In occasione dell’ultimo consiglio comunale, Di Piazza racconta di aver chiesto delucidazioni al sindaco sulla presenza dei pali ma il Primo cittadino ha riferito al consiglio che l’amministrazione non ha autorizzato quelle opere, specificando che non era di sua competenza e che non conosceva con precisione neppure gli eventuali tempi di rimozione.
Insommma pare che i pali siano stati piantati -o forse sono cresciuti?- senza l’autorizzazione di Martines.