DEL FRATE sceglie ROMA, TRAVANUT di difendere la sinistra CERVIGNANESE

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Pietro Del Frate non si dimetterà da Sindaco di San Giorgio di Nogaro e non correrà alle regionali. Quella che solo fino a qualche settimana fa sembrava un’ipotesi remota, in questi giorni trova piu’ di una conferma nei palazzi che contano, cosi che, salvo colpi di scena dell’ultima ora, Del Frate rimarrà Sindaco fino al 29 aprile, la data più quotata per elezioni regionali e comunali.
Probabile, come ipotizza il Messaggero Veneto di oggi, una sua corsa per il Parlamento nella lista di Liberi e Uguali. In questo caso non dovrà dimettersi. Stessa scelta del Sindaco dem di Palmanova Francesco Martines. Si aprono così nuovi scenari politici orchestrati, con ogni probabilità, dal filosofo Mauro Travanut che farà l’impossibile per salvare il salvabile: Cervignano. Come immaginare l’ex piccola Russia, ad est dei Tre Ponti, priva di un rappresentante della sinistra che conta a Palazzo Oberdan? Segnale inequivocabile di una resa che rinforzerebbe pericolosamente quell’irriverente venticello di destra che spettina il Sindaco Gianluigi Savino. Meglio allora non disperdere le preferenze di Liberi e Uguali alle regionali e indirizzarle tutte su un Cervignanese, magari di nome Federico Gratton.
Ma il pensiero corre anche a San Giorgio di Nogaro quando si voterà lo stesso giorno delle regionali per il rinnovo del Consiglio Comunale. Per la prima volta il centrodestra crede nell’impresa, cosi che la vecchia politica s’illude di cambiar le sorti con un Del Frate in lista in appoggio del candidato Sindaco di centrosinistra, non considerando l’ipotesi del rinnovamento. Peccato che i candidati alla poltrona di Primo Cittadino per il centrosinistra oggi siano due e le forza di mediazione di Del frate non appare quella di una volta. Dulcis in fundo, in paese non e’ passata inosservata la sonora sconfitta politica subita con il nuovo Consorzio Industriale: non c’e’ nessun consigliere espressione della nostra area industriale che vanta l’unico porto dell’ex provincia. Un dato che dovrebbe far riflettere i politici locali che da oltre un lustro calcano il palcoscenico politico: questo territorio ha definitivamente perso tutte le rappresentanze: in Cafc, in Net e ora anche nel Consorzio Industriale, ma impianti e insediamenti restano comunque a gravare a San Giorgio.