Di Meglio ci ripensa e spiega a caratteri cubitali il suo punto di vista: No SPRAR No UTI sul suo sito (clicca QUI). Il centrodestra -non solo di Cervignano- non ha di certo gradito l’intervento del capogruppo sulla stampa a favore dello Sprar e la sua presa di posizione sulla giovane consigliera Diminuto. Di Meglio cambia il tiro e si spiega come “non ci sono garanzie e fiducia” per appoggiare la maggioranza su questa delicata vicenda. Prende le distanze dalla maggioranza, da Savino e dalla bagare che si sta creando sul numero dei profughi da ospitare. Se Sprar sara’ insomma, non sara’ certo con l’appoggio del centrodestra. In consiglio comunale il gruppo di minoranza ha votato contro all’unanimita’ la delibera di delega allo Sprar nell’ultimo consiglio comunale. Malinteso risolto.
«Dopo aver accuratamente evitato l’argomento migranti in campagna elettorale, il primo cittadino di Cervignano Gianluigi Savino ha di fatto sottoscritto la “diffusione territoriale”, promossa dalla governatrice Serrracchiani, aderendo al Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), ma facendo i conti senza l’oste». Lo afferma Mario Pittoni, presidente regionale della Lega Nord. «Per l’assessore Peternel – spiega Pittoni – con quest’operazione Cervignano ha l’opportunità di “gestire l’accoglienza a livello territoriale anziché rimanere nel limbo della gestione Cas (accoglienza straordinaria)” a cura della Prefettura. Sappiano però i cittadini che, aderendo allo Sprar, non c’è alcuna garanzia di evitare altri arrivi a sorpresa, come peraltro s’è già più volte verificato in regione. Dopo la storielle secondo cui si aveva a che fare con profughi di guerra (mentre nella stragrande maggioranza dei casi sono persone in cerca di fortuna) e la leggenda della migrazione biblica impossibile da contenere (quando per cominciare a raffreddare i flussi è bastato applicare alcuni “suggerimenti” della Lega), quella dell’adesione allo Sprar che consentirebbe alle amministrazioni locali di avere il “controllo” degli arrivi, è la terza grande bugia del Pd. Da qui – conclude Pittoni – l’indisponibilità di molti sindaci leghisti su questo fronte».