“È una farsa” dice Manuel Ferrigno, referente del comitato NO Fusione di Villa Vicentina, per esprimere il suo pensiero a riguardo lo studio di fattibilità messo a disposizione dalle amministrazioni comunali di Fiumicello e Villa Vicentina in merito all’ ipotetica fusione.
“Ci avevano parlato di uno studio dettagliato ricco di analisi realizzate con dovizia di particolari da cui sarebbero emerse chiaramente e distintamente vantaggi e svantaggi cifre alla mano ma l’unica cosa che ne esce è un semplice e grottesco copia incolla. Costoso, rispetto ai contenuti, visto che l’affidamento è valso 38000€ dei 120000€ stanziati dalla Regione (come se questi soldi non fossero frutto dei versamenti del contribuente), ma non da meno e’ che i restanti 82000€ sono stati sprecati per manifestazioni sportive che nulla hanno a che fare con il tema e con il futuro dei nostri paesi, e ci parlano di risparmio e buona amministrazione.
L’elaborato (documento unico di valutazione costi/benefici) ha richiesto solo 7 giorni di lavoro, a noi sono bastati trenta secondi di ricerca su google per scovare, sul sito della regione Emilia Romagna, la stessa analisi dei punti di forza e debolezza che ci hanno presentato, anche la terminologia e i passaggi di analisi sono i medesimi. La campagna informativa intrapresa dalle amministrazioni ricalca lo stile di disinformazione a cui tendono tutti i promotori di fusioni, frasi da libro cuore, poetiche ma senza riscontri tangibili lontani dalla realta’ del territorio.
Quali motivazioni ci hanno spinto alla costituzione del comitato? L’assoluta mancanza di informazioni da parte delle due amministrazioni comunali interessate, il fatto che la prima assemblea pubblica nella quale si presenta un prodotto già “confezionato” venga tenuta a meno di 1 mese dal referendum (molti cittadini non sanno neppure che il 24 settembre ci sara’ il referendum e che la fusione e’ un processo irreversibile senza possibilita’ di ritornare alla situazione precedente per normativa e che nessuno ci obbliga a farlo tanto meno cosi’ di fretta), il fatto che non hanno sentito l’esigenza di confrontarsi con nessuno (cittadini, consiglieri, associazioni) in modo strutturato e mirato a raccogliere suggerimenti ed analisi utili al miglioramento del progetto stesso. Siamo convinti che lo studio del processo di fusione richieda molto tempo, energie e che devono essere organizzati molti tavoli di studio dedicati a sviscerare le diverse problematiche. I mesi passati a confrontarsi e ad analizzare sono mesi spesi bene, per pensare alle soluzioni invece che proporre solo vuote certezze.
Qui nulla. Hanno deciso in pochi, chiusi nelle stanze dei bottoni, non hanno approfondito bene nessuno dei tanti problemi che sorgeranno risvolti sul medio lungo termine. Fanno promesse che non riusciranno a mantenere, hanno anche il coraggio di scriverle nero su bianco (sconcertante il volantino recapitato a casa dove vengono fatte promesse di cui non vi e’ traccia all’ interno dello studio di fattibilita’), sapendo che tanto una volta raggiunto il loro obiettivo faranno come sempre quello che vogliono, trovando sempre una scusa buona per giustificarsi.
L’ appuntamento e’ quindi per l’ incontro pubblico del 30 Agosto in sala polifunzionale a Villa Vicentina, dove presenteremo le nostre motivazioni per il NO.
Abbiamo scovato nell’ unico documento ufficiale molte imperfezioni e contraddizioni evidenti anche di tipo tecnico, comprensibili a tutti anche per chi non mastica perfettamente la materia amministrativa.
Per chi necessita di una anticipazione: il fronte del si porta l’esempio della fusione di Arzene Valvasone ma ci chiediamo: stanno scherzando? Unire due comuni perfettamente sovrapponibili in termini di popolazione è un conto, creare una fusione con due enti in cui uno è cinque volte l’altro, sicuramente, ha problematiche diverse. Non è paragonabile.”
Da ultimo, l’affondo finale del referente “in questi ultimi giorni, poi, sono giunti attacchi personali, via facebook, verso alcuni cittadini rei di aver messo “mi piace” ai post del comitato. Si sta cercando di politicizzare e personalizzare la battaglia sulla fusione e ciò è avvilente”.