Negli ultimi mesi il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha ideato un sistema di 10 ciclovie nazionali: Ciclovia di Garda, Ciclovia Ven-To, Ciclovia del Sole, Cicloviaa Adriatica, Ciclovia Tirrenica, GRAB Roma, Ciclovia dell’acqua, Ciclovia Magna Grecia, Ciclovia Sarda e la Ciclovia Lignano – Grado- Trieste.
Il sistema delle ciclovie turistiche nazionali era già stato inserito nella Legge di Bilancio 2016 e insieme alla Legge di Bilancio 2017 sono stati stanziati 174 milioni di euro fino al 2019 e 200 milioni di euro (40 milioni annui) dal 2020 al 2024 per interventi a sostegno della mobilità ciclistica. Per 4 delle 10 ciclovie (Ciclovia del Sole; Vento; Acquedotto Pugliese; GRAB) sono stati finanziati i primi progetti di fattibilità, con i lavori che dovrebbero iniziare nel 2018.
Una delle dieci, la Ciclovia Lignano – Grado – Trieste, si trova interamente in Friuli Venezia Giulia e attraversa anche il territorio della Bassa Friulana con un percorso totale di 80 km fondamentale per garantire la continuità lungo l’asse europeo Eurovelo 8.
Questo il punto della situazione dal sito specializzato www.bikeitalia.it “Nel tratto Lignano – Cervignano il percorso è da migliorare con una più diffusa e chiara segnaletica e l’eliminazione di alcuni punti critici; nel tratto Cervignano – Grado – Monfalcone c’è una ciclabile sicura e molto bella, ma è necessario risolvere il passaggio critico del ponte sul fiume Isonzo. Per il tratto finale da Monfalcone a Trieste non c’è alcuna ciclabile; è previsto uno studio di fattibilità nel 2018 per una eventuale ciclabile sulla SS14. Per il collegamento fra Trieste e Slovenia c’è stata una recente proposta.
Le ciclovie diventano per la prima volta grandi progetti nazionali, come le autostrade.
FONTE: www.bikeitalia.it
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