ACQUEDOTTO. Le parole del Sindaco di Terzo di Aquileia

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Il sindaco di Terzo di Aquileia Michele Tibald, anche vicesegretario provinciale del partito Democratico, interviene ancora in merito alla vicenda “acquedotto” oggi sulle pagine del Messaggero Veneto: “Visto che, da quanto mi risulta Cafc, cui era indirizzata la nota ha chiesto chiarimenti, mi aspetto che la competente direzione regionale all’ambiente risponda per iscritto che l’unica parte della nota Arpa da tenere in considerazione e’ quella che chiede una integrazione documentale mentre quella nella quale si chiede di fare l’acquedotto va dimenticata Tibald che di mestiere si capisce essere avvocato, pretende a ragion veduta che la regione smarchi Cafc dal parere Arpa.

In data 20/06/2017 (protocollo 34010/17) il Cafc chiede una proroga di 60 giorni per la trasmissione della documentazione integrativa richiesta nella famosa nota regionale. Inoltre nella nota Cafc viene sollecitato un incontro tra regione, Consulta d’Ambito e il Comune di Terzo di Aquileia “al fine di chiarire le criticità legate alla pratica in oggetto e pianificare e concordare le attività”. Sono passati 20 giorni da quella nota e dalla sorpresa del sindaco in tutta la vicenda pare chiaro che non ci sia stato ancora alcun incontro o che all’incontro si sia parlato solo degli scarichi terminali privi di trattamento come da oggetto, senza risalire alla nota Arpa. Aspettiamo fiduciosi che lo stesso sindaco di Terzo tenga il punto e non ci lasci in balia di facili strumentalizzazioni.

Per quanto riguarda Sara Vito, assessore regionale con una delega certamente non facile, ha invece sorpreso, e non poco, l’ingenuità politica nel non voler –pardon- saper riconoscere il fuoco amico in tutta questa vicenda.