SCRIDEL: “NO ACQUEDOTTO! Il tempo dei silenzi deve finire.”

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“Vorrei partire da un assunto fondamentale: NO ACQUEDOTTO!” Va giu’ duro e senza giri di parole Ennio Scridel sindaco di Fiumicello, gia’ Presidente del Cato.

Ha sorpreso molti amministratori della Bassa lo stralcio pubblicato ieri (clicca QUI) della nota ARPA prot. n. 10698/P/GEN/PRA_AUT datata 06/04/2017 indirizzata alla Direzione Centrale Ambiente e Energia Fvg. “Il comune si doti di adeguato sistema acquedottistico” Questo il passaggio riferito al comune di Terzo di Aquileia che riporta alla ribalta il fantasma dell’acquedotto. Dopo l’interrogazione depositata dalla Consigliera regionale della Lega Nord Barbara Zilli, arriva la posizione del sindaco di Fiumicello.

“È evidente, per coerenza a quanto ho sinora affermato su ogni tavolo istituzionale” attacca Scridel “che mi trovo in assoluto dissenso rispetto alla nota arpa e alla conseguente azione degli uffici regionali. Ritengo che non sia assolutamente nelle competenze di arpa individuare in modo così puntuale e drastico, per non dire devastante, la risoluzione di problemi che sono ben noti e che il gestore del servizio idrico integrato sta già affrontando con i comuni. Altrettanto bizzarra è la missiva che gli uffici regionali intimano al Cafc. Oltre ad un evidente sconfino di competenza, la missiva non tiene conto di diversi fattori, primo su tutti la compatibilità economica della richiesta. Ribadisco, senza timore di smentita, che non c’è un euro nei capitoli del gestore idrico integrato riservati alla realizzazione della rete acquedottistica nei Comuni della Bassa Friulana. E non sono state stanziate risorse per tale scopo in tutto il piano d’ambito di durata trentennale. Ci sono molti problemi ancora aperti sui Pozzi artesiani: credo sia giunta l’ora che la regione dia seguito alle espressioni di buona volontà manifestate sui diversi tavoli. Tutte le bozze di norme, le promesse di sperimentazione, le azioni di tutela della risorsa” conclude Scridel “devono sbloccarsi immediatamente… Senza se e senza ma. Questo territorio non può più dare. Il tempo dei silenzi deve finire!”