Lo spettro dell’ACQUEDOTTO ritorna nella Bassa. Zilli (Ln) attacca: “Il colpevole silenzio della regione”

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“Il comune, a tutela dell’ambiente, esegua una adeguata pianificazione e progettazione edilizia che preveda prioritariamente la realizzazione dei servizi essenziali (fognatura e acquedotto).

Il comune si doti di adeguato sistema acquedottistico, per una corretta disciplina della economia idrica finalizzata: alla tutela quali-quantitativa della risorsa idrica, quale bene comune, al conseguimento della massima efficienza ed efficacia sia ambientale che economica dei sistemi depurativi”

Questo lo stralcio della nota ARPA prot. n. 10698/P/GEN/PRA_AUT datata 06/04/2017 indirizzata alla Direzione Centrale Ambiente e Energia Fvg. Il comune in questione e’ quello di Terzo di Aquileia.

In data 23/05/2017 la stessa direzione regionale scrive al Cafc (Consorzio Acquedotto Friuli Centrale): “di considerare e adempiere a tutto quanto contenuto nella nota ARPA prot. n. 10698/P/GEN/PRA_AUT del 06.04.2017 allegata, pervenuta in Regione FVG in data 06.04.2017 con prot.AMB-GEN-2017-14998”.

Da quale preoccupazione nasce la nota di Arpa nella parte in cui chiede che il comune di Terzo di Aquileia si doti di adeguato sistema acquedottistico?” attacca la consigliera regionale delle Ln Barbara Zilli “E’ preoccupante il silenzio assordante della Regione e dell’Assessore competente su questa vicenda. Pretendo chiarezza per i cittadini su una questione cosi delicata per la Bassa Friulana: l’amministrazione regionale ha il dovere di metterci la faccia!” Pronta un’interrogazione di Zilli alla giunta Serracchiani per far luce su un tema tanto sentito dal Popolo delle Fontane. Dal Cervignanese al Sangiorgino.

A meno di un anno dalle elezioni regionali, la Bassa conta le macerie: il traffico sulla A4 e SS14, il punto nascita e la pediatria a Latisana, la Consorzio Industriale Ausa Corno, lo spettro dell’infrazione europea sullo stato dell’arte delle fognature e oggi anche quello dell’acquedotto.

Sic transit gloria mundi