La fusione non scalda Terzo di Aquileia, almeno a giudicare dal numero di persone presenti martedì sera in sala consiliare all’incontro volto ad informare la cittadinanza sulla scelta delle amministrazioni comunali di Aquileia e Terzo di intraprendere il percorso che potrebbe portare alla fusione. La scarsa partecipazione non ha sicuramente ripagato lo sforzo dell’amministrazione comunale che ha recapitato casa per casa la lettera informativa. Già questo e’ un campanello di allarme che solo gli echi dei palazzi possono ignorare.
Una serata dai modesti contenuti politici, in cui il dott. Padovan per conto di CompaFvg, di cui e’ presidente Gianluigi Savino sindaco di Cervignano, ha arricchito di tecnicismi. I sindaci di Terzo e di Aquileia non si sono esposti in maniera chiara a favore o contro la fusione, forse illudendosi che la gente non comprenda il significato della scelta stessa di intraprendere il percorso. Apprezzabile in questo senso la correttezza intellettuale della capogruppo di maggioranza dem, anche collaboratrice dell’assessore regionale competente in materia, Barbara Vatta, che invece prende una posizione chiara a favore della fusione. Dagli interventi si capisce come la questione inevitabilmente fosse stata affrontata in sede dem, cosi da poter dedurre che il pd, nella scelta stessa di iniziare l’iter, ne abbia sposato anche la riuscita.
Tra tatticismi e titubanze, un nucleo significativo di persone sta lavorando per la costituzione del Comitato del NO. “Questione di giorni” assicurano gli interessati. Il messaggio e’ chiaro: non si salta sul carro dei vincitori l’ultimo giorno.