“Il mio è un passo indietro che serve a lasciar crescere Alessia e allargare, nella nostra componente politica, il patrimonio di esperienze e competenze che potremmo spendere in futuro. “Con queste parole Federico Gratton lascia il testimone ad Alessia Zambon. Gratton, assessore uscente, classe 1983, e’ stato eletto nella lista Il Ponte con 240 preferenze. E semmai qualcheduno avesse la diritta via smarrita, Gratton non esita certamente a mettere i puntini sulle i.
Consigliere Gratton, come commenta il voto dell’11 giugno?
Innanzitutto credo sia importante congratularsi con il Sindaco Savino e con tutta la lista Il Ponte per aver saputo raccogliere la fiducia dei cittadini intorno ad un progetto che, evidentemente, ha saputo convincerli. Governare per molti anni ed essere sempre riconfermati non è semplice anche perché spesso prevale una spinta al cambiamento che spesso è più emotiva che razionale. Credo tuttavia che ci sia stato riconosciuto di aver lavorato in questi anni onestamente e a testa bassa per il bene della comunità
La componente “di sinistra” riporta un buon risultato…
Personalmente sono soddisfatto e felice del risultato ottenuto da me ed Alessia Zambon e per la presenza in Consiglio di tutte le forze politiche che hanno aderito alla lista Il Ponte. In particolare siamo felici per Svolta di Sinistra che abbiamo fortemente voluto all’interno della lista. La pluralità è uno dei nostri punti di forza e credo che sarà utile che si rifletta anche nella successiva vita amministrativa.
E’ stata una campagna elettorale impegnativa. Le forze politiche che sostengono Il Ponte ne escono unite?
Credo che sia utile in questo senso un esame del voto di genere: spesso chi ha votato un esponente di una forza politica lo ha fatto accompagnando quel voto di preferenza con una candidata indipendente o sostenuta da altre forze. Gli elettori, a questo livello, guardano alla storia personale di ogni singolo candidato più che all’appartenenza politica. Questo investe tutti noi di ancora maggiore responsabilità.
Si parla di Alessia Zambon in giunta in rappresentanza di Sinistra Italiana. Un pausa di riflessione per Federico Gratton?
Quando ho indicato al Sindaco Savino il nome di Alessia prima come candidata all’interno della lista Il Ponte ed oggi come componente della Giunta Comunale, l’ho fatto con convinzione e fiducia in una persona da sempre impegnata nel sociale, attenta e sensibile ai valori propri del mondo che entrambi rappresentiamo e con indubbie capacità di relazione e aggregazione, elementi essenziali per il lavoro all’interno della Giunta. Per quanto mi riguarda, il mio è un passo indietro che serve a lasciar crescere Alessia e allargare, nella nostra componente politica, il patrimonio di esperienze e competenze che potremmo spendere in futuro. Ho dato al Sindaco Savino la mia disponibilità a ricoprire ruoli di responsabilità anche nella veste di Consigliere Comunale ed in questo senso le deleghe date ai consiglieri già dalla scorsa legislatura potranno confermarsi utili strumenti di condivisione.
Quale delega, quindi, per Alessia Zambon?
Collegandomi a quanto detto prima credo che Alessia debba avere la possibilità di assumere una delega che le consenta di maturare esperienze diverse dalle mie, che la metta in contatto con la complessità della macchina amministrativa e che le consenta di sfruttare le sue caratteristiche: il Sindaco Savino conosce i nostri desiderata, che abbiamo condiviso con lui alla luce del curriculum e degli studi di Alessia
Alessia Zambon è alla prima esperienza…
Questo non è un limite in sé, anzi: l’entusiasmo e le energie che una figura alla prima esperienza possono portare all’interno di un gruppo sono fondamentali. Bisognerà stare attenti a creare una squadra che sappia coniugare continuità ed esperienza amministrativa. In questo senso Sinistra Italiana è felice per l’ottimo risultato del Vicesindaco Marina Buda Dancevich e dell’Assessore Marco Cogato: la loro presenza in Giunta agevolerebbe il lavoro dei nuovi componenti e darebbe loro la sicurezza necessaria per poter essere ancora più dinamici ed incisivi.
Possiamo già fare un primo bilancio di questi primi anni da amministratore?
Sono molto felice della scelta fatta dieci anni fa, di aver ricoperto il ruolo di Consigliere Comunale prima e di Assessore poi. Ho trovato un ambiente capace di aiutarmi fin dai primi mesi, sia all’interno del personale amministrativo del Comune, che non ringrazierò mai abbastanza, che nel ricco e variegato mondo delle associazioni di Cervignano con cui ho collaborato spesso condividendo la quotidianità del lavoro sul campo. Sono doppiamente felice di aver ricevuto da parte di molti volontari parole di sostegno e fiducia anche se ho sempre anteposto la programmazione e la gestione attenta dei soldi pubblici all’elargizione di contributi ad ogni richiesta ricevuta. Ho sempre cercato di essere prima di tutto serio e coerente e sono felice che questo mio approccio sia stato premiato.
Quali saranno i prossimi obiettivi di Federico Gratton?
Lavorare a livello locale alla costruzione di un’alternativa politica unitaria e coerente con la storia ed i valori della sinistra. Credo che fino ad oggi si sia sbagliato approccio, partendo dall’aggregazione di gruppi parlamentari e concentrandosi nella ricerca di leader. Per esistere, la sinistra deve cambiare logica ed anteporre l’ascolto dei cittadini e la rappresentanza politica delle fasce sociali più deboli e fragili a qualsiasi altra cosa. La politica nazionale ci ha abituati ad una comunicazione politica basata sulla proposta, che spesso ormai diventa una gara a chi fa la promessa più seducente e che poi quasi mai si traduce in azioni concrete e coerenti. La sinistra invece dovrà confermarsi punto di riferimento per le comunità a difesa dei diritti, della dignità del lavoro e di un welfare ed una scuola pubblica oggi indeboliti da tagli e politiche sbagliate.