Lancia l’allarme il sindaco di Porpetto Andrea Dri: sono stati consegnati i lavori per la tanto discussa bretella di Porpetto e i tecnici sono intenzionati a partire dalla rotonda all’altezza del distributore di benzina sulla Sp 80. In queste settimane la tensione per il traffico nella Bassa è molto alta, a causa dei lavori della Terza Corsia, degli incidenti purtroppo sempre più frequenti e del periodo estivo. Il traffico che esce dal casello di Porpetto si riversa sulla Sp 80 prima e sulla SS 14 poi. Il collasso sarebbe inevitabile.
Sindaco, cosa sta accadendo?
Sono stati consegnati i lavori della bretella. Concretamente la ditta inizierà nei prossimi giorni la realizzazione del tratto che collega la Sp 80 a via Delle Querce. I tecnici di FVG Strade vorrebbero iniziare i lavori proprio con la rotonda sulla Sp 80 a sud della zona artigianale. Una follia vista la situazione di queste settimane con l’estate alle porte.
E’ un grido d’allarme?
Si rischia la paralisi. Tra i lavori della Terza Corsia, gli incidenti che sono sempre più frequenti e l’esodo estivo, si può creare un tappo con conseguenze ben immaginabili. Le macchine in uscita al casello di Porpetto dirette sulla SS14, inevitabilmente troverebbero un importante rallentamento sulla Sp 80.
Cosa chiede a FVG Strade e alla Regione?
Di non iniziare i lavori proprio nei due mesi estivi dalla rotonda sulla Sp 80 e di procedere con le parti dell’opera meno impattanti per il traffico.
Una bretella nata male che continua ad essere sfortunata…
Certamente un travaglio. Una strada di tre chilometri che non assolve allo scopo di collegare velocemente la zona industriale al casello autostradale. Nella scorsa legislatura regionale c’era stato addirittura uno studio di fattibilità realizzato dalla ZIAC su impulso dell’allora assessore Riccardi che prevedeva la realizzazione di una nuova strada di collegamento alla zona industriale sangiorgina, con inizialmente anche lo spostamento del casello, ma le opposizioni di altri esponenti di centrodestra locale lo hanno bloccato.
L’avvio dell’iter della bretella fu opera di un commissario, se non sbaglio…
L’8 maggio 2010 il consiglio comunale di Porpetto decise di bocciare la bretella e di accogliere una proposta che vedeva di lasciare il casello al suo posto, ma di scegliere una deviazione verso il Cormor e poi a sud in direzione di Zellina. All’epoca ero assessore e votai con la minoranza. Il comune in seguito venne commissariato e il commissario innescò l’iter della bretella.
Come Sindaco invece come ha affrontato la questione?
Questo è un punto su cui sono stato sempre chiaro. Come da programma elettorale non ho compiuto atti ostativi all’opera, in ogni caso non poteva essere fatto nulla di concreto per fermare una procedura praticamente ultimata a giugno dello scorso anno, mese in cui sono stato eletto sindaco. Inoltre si poneva anche il problema erariale sui contratti già in essere e sugli espropri eseguiti.
Un’opera voluta da altri, di cui lei ne paga, in termini politici, l’eredità…
Sono sempre stato molto critico verso la bretella e lo sono tutt’oggi: l’impatto paesaggistico tra lo Sgobitta e Villalta è devastante. Né si può nascondere il disagio delle famiglie che abiteranno nelle case lungo il nuovo tracciato.
La bretella non rappresenta una soluzione, secondo lei?
E’ il fallimento della politica vera che ha abdicato al suo compito principale. La bretella non è un accesso vero alla zona industriale che tolga definitivamente il traffico e che sia soluzione e non solo tampone. A questa zona industriale manca ancora un’apposita infrastruttura stradale e cosi rimane ancora bloccata nelle sue potenzialità di sviluppo.